La Centrale elettrica di Riva da sabato aperta al pubblico

Dopo decenni di attesa il via alle visite guidate, virtual tour con il video de l'Adige

di Antonio Gatto

Come anticipato da l'Adige già l'inverno scorso, dopo anni di attesa, la maestosa centrale idroelettrica di Riva del Garda, grazie a Dolomiti Energia, aprirà le porte al pubblico con un percorso interattivo pensato sia per grandi e piccini.

Sabato 9 aprile, alle ore 10.00, iniziano ufficialmente le visite alla struttura con un prezzo intero del biglietto di 15 € ed una serie di vantaggiose riduzioni per famiglie, studenti e over 65, mentre i bambini, fino al sesto anno di età, hanno diritto all’accesso gratuito.

Le visite, della durata di un paio d’ore, prevedono la presenza di una guida in grado di spiegare in modo semplice e diretto il funzionamento della centrale e della sua storia, con il supporto di filmati e pannelli informativi che danno un’immediata percezione di ciò che avviene all’interno della centrale stessa. Si possono ammirare i vari locali funzionanti, dalla rumorosa sala macchine, all’umida galleria realizzata nel ventre della montagna, che corre parallela all’enorme tubo (del diametro di 2 metri e mezzo) dove scorre l’acqua del Lago di Ledro fino alle turbine.

Sono stati pensati anche cinque percorsi didattici specifici, da quello base per gli alunni delle elementari ad uno più storico per studenti di istituti ad indirizzo umanistico, fino ad un percorso più tecnico per ragazzi di scuole tecniche o industriali. Non è sfuggito ai responsabili la peculiarità del nostro territorio e la forte presenza turistica soprattutto straniera, infatti vi è la possibilità di seguire la visita anche in inglese, tedesco e francese, nonché l’opportunità, nei mesi da giungo ad agosto, di visite nelle ore serali.

Merita una menzione particolare “l’officina dell’energia”, un’area totalmente interattiva dove, come dicono gli organizzatori «è vietato non toccare». Un laboratorio didattico, non solo per bambini, ma adatto anche per gli adulti, pensato proprio per far sperimentare ai visitatori in prima persona il funzionamento della centrale, sensibilizzare sul consumo di energia e di quanto sia faticoso produrla (la bicicletta, collegata a delle lampadine da accendere pedalando, ne è la dimostrazione).

La centrale, che in tempi passati contava una forza lavoro di circa 80 persone, distribuite su un turno di 24 ore, oggi è direttamente controllata in modo automatizzato dalla centrale di S.Massenza, dove viene anche pianificata l’attività di produzione di energia elettrica giornaliera, in base alle esigenze di tutto il territorio nazionale. La struttura rivana, a differenza di centrali nucleari o termiche, oltre a produrre energia da una fonte rinnovabile come l’acqua, ha un altro punto forza: la possibilità di arrestare, ridurre o aumentare la produzione in base alle esigenze di energia, distribuendo, a pieno regime, elettricità sufficiente per una città 70.000 abitanti, un bacino ben superiore a tutto l’Alto Garda e Ledro.

Gli investimenti, per rendere la struttura accessibile e sicura al pubblico, sono evidenti ed ingenti anche se nessuna cifra è stata confermata a riguardo. Le aspettative sono alte, anche qui nessuno si sbilancia sui numeri, ma se la centrare “sorella” S.Massenza accoglie ogni anno 17.000 visitatori, la particolare bellezza architettonica risalente agli anni ’20 del ‘900, insieme alla bellissima posizione, che permette scorci mozzafiato del Lago di Garda dalle terrazze e finestroni della struttura, sono un sicuro valore aggiunto ad una visita già di per se interessante e istruttiva.

VIRTUAL TOUR DELLA CENTRALE DI RIVA - VIDEO

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