Garda, meno acqua e nuove spiagge Il lago giù 69 centimetri in un anno

di Davide Pivetti

Chi conosce bene il Garda e le sue spiagge non avrebbe bisogno dei dati di misurazione forniti ogni giorno dalla Comunità del Garda sul proprio sito (www.lagodigarda.it) per accorgersi di quel che sta accadendo al più grande lago italiano.
Dall'ultima volta che ci siamo occupati dei livelli del Garda, il lago ha continuato a perdere centimentri. Le speranze risposte nelle piogge annunciate e solo in parte verificatesi negli scorsi fine settimana (non l'ultimo, caratterizzato da un nuovo innalzamento delle temperature) sono state vane.

Ieri a Peschiera il lago misurava 37 centimetri sullo zero idrometrico, punto finale di un agosto che ha visto dimezzarsi la quantità d'acqua presente sopra al riferimento convenzionale: a inizio mese i centimentri erano 64, ma l'erosione è stata costante e con una media molto prossima al centimetro al giorno. Può sembrare poca cosa ma moltiplicati per i 300 chilometri quadrati del bacino gardesano significa qualche milione di metri cubi d'acqua. Un rapido calcolo si può fare prendendo come riferimento non tanto i periodi di piena (autunnali o primaverili) bensì lo stesso periodo dell'anno scorso. Il 31 agosto 2014 il Garda misurava 106 centimetri sopra lo zero idrometrico. Significa che ha perso 69 centimetri di acqua.

Un volume d'acqua immenso, svanito nel nulla per tre motivi. Il primo è la siccità, che ha ridotto l'apporto di acqua dagli immissari del Garda (il Sarca, l'Albola e il Varone, l'Aril, gli altri corsi d'acqua che si gettando nel lago scendendo dal Baldo o dalle Alpi bresciane), il secondo è la maggiore evaporazione dovuta alle temperature più elevate. La terza è il fabbisogno di acqua da irrigazione della Grande pianura, con gli appezzamenti mantovani e veronesi che restano produttivi proprio grazie alla disponibilità di acqua dolce proveniente dal lago.

La situazione registrata ieri - sperando e immaginando che qualcosa possa cambiare in settembre - va monitorata con attenzione. Non siamo ancora a livelli di allarme, ma i quasi 70 centimetri di acqua in meno nel Garda rispetto a dodici mesi fa non sono l'unico dato da considerare. Per trovare il lago così basso a fine agosto occorre cercare l'unico precedente degli ultimi dieci anni, cioè il dato registrato nel 2007, quando la misura era di venti centimetri inferiore (a quota 17) e la quantità d'acqua in uscita dall'edificio regolatore di Salionze era di 42 metri cubi al secondo (attualmente siamo a quota 50, in leggero aumento rispetto ai giorni scorsi quando si era scesi prima a 40 e poi a 45 per rallentare la discesa del lago).


Gli effetti di tanta acqua in meno sono visibili su tutte le coste del lago e - va detto - non sono sempre negativi almeno per il turismo. Sulla sponda veneta, ad esempio, tra Malcesine e Brenzone il lago più basso ha raddoppiato la superficie di spiaggia disponibile (solitamente pochi metri) e anche nel Garda trentino il litorale è indietreggiato sensibilmente regalando nuove possibilità di balneazione a residenti ed ospiti, anche grazie alla temperatura dell'acqua tornata sopra i 23 gradi.

comments powered by Disqus