Quel far-da-sé che piace e rende consapevoli

di Chiara Turrini

Non proprio Decrescita, piuttosto riscoperta: di saperi, di ricette, del valore di fare-insieme. Il "Festival dell’Auto-produzione" svoltosi ieri pomeriggio al parco Arciducale ha raccolto esperti, interessati e simpatizzanti dell’arte del far-da-sé in una manifestazione che, declinata in stand, laboratori e confronti aperti, è stata occasione di sensibilizzazione sui temi legati al consumo consapevole.

"L’anno scorso, dal primo GasGos attivo dal 2006, sono nati altri due gruppi di acquisto solidale: non riuscivamo più a gestire le tante richieste, così sono arrivati GasArcobalena e GasAlloss. Ad oggi i Gas sono quattro, contando anche quello del gruppo La Credenza di Trento" spiega Francesca Corradini, di Arco, membro di Abilmente Dro, presieduta da Erica Cavagna, l’associazione che ha organizzato la giornata. Nell’Alto Garda i gruppi di acquisto solidale servono un minimo di 100 famiglie, spesso con due o più figli, ma la libertà di adesione e l’assenza di una struttura fissa rendono la cifra indicativa. Dice Corradini: "Noi non abbiamo interesse ad attirare nuove famiglie, e non facciamo promozione. Per questo ci sono periodi in cui non abbiamo ulteriori richieste di partecipare, e altri in cui invece ce ne sono molte. A volte basta un servizio in Tv, magari ne parlano in trasmissioni molto seguite come “Report”, e d’un tratto la gente scopre che questa realtà esiste e funziona". Rincara Chiara, la referente per Libera Terra, la linea di prodotti coltivati su terreni confiscati alle mafie: "Una delle cose migliori di una giornata come questa è informare. Spesso un’abitudine è qualcosa che “si è sempre fatto così” solo perché non si sapeva potesse essere fatto diversamente".

Ed ecco allora lo stand dove si spiega come produrre in casa i diversi tipi di latte vegetale venduti dalla grande distribuzione nei tetrapak: bevande di mandorla, riso, grano da far-da-sé con materie prime scelte. "Ci sta molto a cuore la questione dei rifiuti - aggiunge Corradini - anche per questo abbiamo proposto l’auto-produzione, per evitare gli imballaggi". L’attenzione però è generalmente rivolta alla salute e alla qualità di ciò che si produce e si consuma. I Gas infatti non hanno come obiettivo il risparmio, ma l’etica dell’acquisto, attraverso la preferenza per materie prime di filiera corta, garantite nel metodo di coltivazione e nel rispetto dei lavoratori. Oltre a questo, c’è un pizzico di sana sovversione del sistema, come quando si rigenerano le sementi, la birra si fa in casa, o ci si cimenta nella lunga ma soddisfacente impresa di costruire un forno con argilla, sabbia e paglia. "La gente si stupisce di chi fa il pane in casa - fa notare Corradini - Ma impastare il pane invece di comprarlo è anche un modo per re-impadronirsi di un momento, per fare qualcosa insieme".

A proposito di fare insieme, al parco c’erano i ragazzi della ciclofficina "Gira la Ruota" di Trento, un laboratorio aggiusta-bici nato dalla collaborazione tra cooperativa sociale "Kaleidoscopio", Provincia e rete delle scuole. "Siamo un’officina a tutti gli effetti - racconta Andrea, educatore prestato alla meccanica - ma oltre ad esperti e volontari, da noi arrivano anche ragazzi, per essere accompagnati nell’arte della manutenzione della bicicletta". Al festival l’invito era esplicito: venite in bici. Tra un laboratorio di ceste e una lezione di yoga, la formula ha avuto successo e si attende la prossima edizione.

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