Linfano, dopo la frana arrivano i risarcimenti

Il riconoscimento della frana di Linfano quale calamità naturale aveva aperto le porte alla procedura con la quale l’ente pubblico, in questo caso la Provincia, può intervenire economicamente risarcendo i privati coinvolti in eventi di questa gravità. Già ai primi di settembre la giunta provinciale aveva poi stabilito le modalità con cui sarebbero stati indennizzati i privati colpiti, inserendo il provvedimento arcense in quello più ampio concernente anche le valanghe dello scorso inverno.


I soggetti interessati avevano 60 giorni di tempo (scaduti appunto la settimana scorsa) per presentare domanda di indennizzo. E non si tratta di poca cosa visto che secondo la Provincia verranno rifusi al 100% i danni alle attività economiche e alle prime case, tra il 40 e il 70% per le seconde case e per il 95% per i danni subiti da veicoli e affini. Percentuali che saranno decurtate dalla parte già coperta dalle assicurazioni, là dove una copertura di questo tipo esisteva.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"134326","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"768","width":"704"}}]]


Di martedì è la delibera di giunta provinciale con la quale si passa dalle richieste allo stanziamento, almeno per quanto riguarda una prima parte delle cifre messe in bilancio e soprattutto in riferimento alle attività economiche. La giunta ha effettuato quindi una prima ripartizione del suo “Fondo di solidarietà provinciale” di 220 mila 977 euro attraverso il Dipartimento sviluppo economico e lavoro, precisando che i fondi asseganti sono destinati «ad intervenenti diretti a ripriestinare l’efficenza delle aziende colpite». I restanti 179 mila euro (lo stanziamento complessivo resta a quota 400 mila per Linfano) dovrebbero quindi essere destinati ai danni subiti da soggetti diversi, in sostanza le abitazioni private.


Se è quindi importante che qualcosa si muova sul fronte degli indennizzi, è altrettanto importante che invece null’altro accada ai piedi di quella parete di roccia. Proprio in relazione a quanto accaduto a Linfano il 9 marzo scorso, e quindi alle condizioni di stabilità del monte, nella giornata di oggi i tecnici saranno sulla strada della Maza per una serie di rilievi il cui scopo è quello di monitorare la situazione attuale e prevenire altri eventi simili. Per farlo sarà necessario sopportare qualche disagio. Da questa mattina alle 7.30 e fino alle 17 si circola quindi a senso unico solo in direzione da Nago verso Arco sulla statale 240 di Loppio e Val di Ledro, tra l’abitato di Nago e l’accesso alla discarica della Maza. Dalla strada della Maza si ha un’ottima visione della parete franata. Col calar del buio i lavori di rilievo fotogrammetrico del Monte Brione, commissionati dal Comune di Arco in relazione all’evento franoso, saranno conclusi.


Per quanto riguarda i mezzi diretti verso Rovereto saranno deviati sulla provinciale 118 di San Giorgio, sulla statale 249 Gardesana Orientale e sulla statale 240 di Loppio e Val di Ledro, passando per il centro abitato di Torbole.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"134336","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"768","width":"574"}}]]

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"134316","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"683","width":"1024"}}]]

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"134321","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"683","width":"1024"}}]]

 

comments powered by Disqus