Nuovo rifugio Tonini: non riaprirà prima del 2022

Potrebbe essere riaperto nel 2022, mentre il servizio turismo della Provincia dovrebbe coprire gran parte dei costi necessari alla sua completa ristrutturazione. Tanti alpinisti ed appassionati della montagna (in sala oltre 250 persone) hanno tenuto a battesimo giovedì sera al centro congressi «Pinè Mille» di Baselga il nuovo progetto per il «Rifugio Giovanni Tonini», inaugurato nel settembre del 1972 in Val di Sprugio nel cuore del Lagorai, e distrutto da un violento incendio il 28 dicembre del 2016.

A poco più di due anni da quei tragici eventi la Sat Centrale (presenti in sala la presidente Anna Facchini ed il vicepresidente della Roberto Bertoldi) e la Sat Pinè, guidata da Mattia Giovannini, hanno presentare il nuovo progetto. Una progettazione, tesa a ridisegnare e valorizzare lo storico rifugio e frutto di un percorso partecipato, che è stata affidata al giovane architetto Riccardo Giacomelli assistente universitario e vicepresidente della Commissione Rifugi del Cai nazionale, già autore del progetto del bivacco della Madonnina sull’Altopiano della Vigolana e del recente rifugio Brentei nel Brenta. Partendo dal recupero del sedime e dei sassi rimasti dopo l’incendio del Rifugio Tonini (collocati a basamento del nuovo edificio), si punta così a creare una struttura moderna e funzionale con l’utilizzo del larice e del porfido sull’ampia facciata, creando un tetto in lamiera con ampi spazi al primo piano per la cucina e la sala da pranzo (62 posti), riservando il secondo piano alle camere (24 posti letto e 36 nell’attiguo stallone), sala riunione, servizi e 4 camere per gestori e personale.

Un progetto che ha ricevuto l’apprezzamento di molti ad iniziare dal sindaco di Baselga Ugo Grisenti, dalla pittrice Chiara Tonini (figlia dell’ingegner Giovanni al quale il rifugio è intitolato) e di Mattia Boschini, già gestore con la famiglia Corona, e a lungo responsabile della struttura nella sezione pinetana della Sat. Ma che non piace alla rete: in internet spono ventinaia i commenti negativi. E persino sulla pagina Facebook della Sezione Sat di Trento, che ha pubblicato il render, sono fioccati insulti e critiche anche molto aspre.

Dopo aver già incassato da Itas Assicurazioni il premio assicurativo di 720 mila euro, più altri 50 mila euro dal Cai e altri fondi da donazioni e iniziative solidali - ha ricordato il vicepresidente centrale Bertoldi - c’è ora l’impegno della provincia (non ancora formalizzato in delibera) di finanziare l’opera attraverso i fondi del servizio turismo (in sala il funzionario Claudio Fabbro) con la speranza che il Rifugio Tonini «possa tornare ad essere agibile e pienamente utilizzabile entro il 2022».

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