Da lunedì deviazione alla Ss47 per il sottopasso ciclopedonale

Si preannunciano tempi difficili per i pendolari della Statale 47 della Valsugana

Si preannunciano tempi difficili per i pendolari della Statale 47 della Valsugana, e non solo per la manutenzione del viadotto di Ponte Alto.

Infatti da lunedì prossimo 14 gennaio, e fino alla prima settimana di aprile, un tratto di 200 metri (al chilometro 117) nei pressi di San Cristoforo verrà chiuso, con il traffico limitato a una velocità di 50 chilometri orari deviato su una bretellina adiacente. Il tutto per consentire lo scavo del sottopasso del Rastel, che collegherà il tratto ciclopedonale, che attualmente sbocca direttamente sulla trafficata strada statale, con via alle Darsene e infine con il lago e le spiagge.
Il cantiere ha preso avvio a settembre dell’anno scorso: le ditte Tamanini Bruno srl ed Euroscavi srl avranno tempo fino a settembre 2019 per completare l’opera, dal costo di 920.502,86 euro (l’importo dei lavori a base d’asta è di 675.903 euro, mentre l’importo contrattuale è 588.720 euro).

La realizzazione di un sottopasso in quel punto è una criticità di cui si discute da anni: è addirittura dal 2003 che, con una variante urbanistica, si proponeva questa soluzione. Poi, dopo anni di silenzio, nel 2010 il governo provinciale stanziò i fondi necessari, stralciati dal Piano Mobilità solo tre anni dopo. Solo nel 2016, dopo continue pressioni e raccolte firme, l’opera prese definitivamente il volo e fra bandi e appalti, trova ora la sua realizzazione materiale.

Si tratta per l’appunto di un lavoro che mette in definitiva sicurezza i pedoni e i ciclisti che attraversano il percorso fra i Paludi perginesi e che si trovavano a dover attraversare una sempre più trafficata statale 47, con grandi rischi ovviamente, per raggiungere San Cristoforo e quindi il lago. Un problema che in parte era stato aggirato progettando il tratto di ciclopedonale fra via dell’Angi e la città di Pergine, realizzato però solo «a pezzi», da San Cristoforo a Canale, e temporaneamente sostituito dalla ciclabile sperimentale di via Margherita Hack e via al Lago che si congiunge poi con quella di viale Venezia, in centro città.

Ma se per gli amanti delle passeggiate e delle biciclette può ora dirsi quasi realizzata quest’aspettativa durata più di 15 anni, lo stesso non si può dire per gli automobilisti che ogni giorno percorrono questa arteria stradale che ha il triste vanto di essere la più trafficata della Provincia, con ben 15 milioni e 900 mila veicoli all’anno (più di 43 mila al giorno, con punte di 80 mila nei giorni più «caldi») e 1 milione e 800 mila mezzi pesanti. Pur essendo dati di due anni fa, la statale della Valsugana ha numeri di transito superiori anche all’Autostrada del Brennero.

Se già attualmente, nelle ore mattutine, si segnalano a cadenza pressoché regolare rallentamenti anche da Levico fino a Pergine, con il traffico che ora giocoforza dovrà percorrere la bretellina per aggirare il cantiere ad una velocità massima di 50 chilometri orari, si prevedono ancor più disagi in entrambi i sensi di marcia. Si parla di 3 mesi di disagi, tempo limite nel quale le ditte dovranno ripristinare il tracciato attuale della  statale 47.
Se si conta poi che dalla primavera inizieranno anche i lavori al viadotto di Ponte Alto, in direzione Pergine, con la deviazione sulla vecchia strada dei Crozi, la vita dei pendolari si farà davvero ardua, e si dovrà mettere in conto l’aumento di traffico anche sulla viabilità secondaria, la statale 349 per Valsorda e Vigolo Vattaro e la sp 1 lungo il lago di Caldonazzo.

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