Approvato il contributo per l'acquisto del castello

Arriva, per davvero, il primo finanziamento pubblico alla Fondazione Castel Pergine: con una determina dello scorso venerdì, il dirigente dei Servizi ai Cittadini del Comune di Pergine ha stabilito di assegnare 100mila euro alla Fondazione per «rilanciare il carattere e la finalità pubblica del sito rendendolo motore di sviluppo del territorio e di riportare alla collettività l’edificio storico e poterlo utilizzare per valorizzare economicamente al meglio il territorio, sia le attività locali come il turismo», come scritto nella delibera. 
La quale, però, evidenzia che, oltre allo scopo che si prefigge la Fondazione, di notevole importanza, ad essere più debole è la sostenibilità economico-finanziaria.
A sollevare alcune perplessità è infatti Trentino Sviluppo spa, che ha valutato positivamente la domanda evidenziando però tre osservazioni piuttosto significative: «risulta sottostimato il budget messo a preventivo per interventi sull’edificio (lavori sull’impianto di riscaldamento e per la riduzione di barriere architettoniche) finalizzati ad aumentare i giorni di apertura e a rendere più accessibile il maniero; potrebbero non essere adeguati i fondi destinati alla voce manutenzioni; il Piano economico finanziario non ha considerato l’accantonamento di somme utili per far fronte ad interventi di restauro».
Nei vari criteri di valutazione infatti la sezione della sostenibilità economico finanziaria del businnes plan del progetto, che poteva ottenere al massimo 10 punti, la domanda della Fondazione ha raccolto solo 4 punti. Punteggio massimo invece per i criteri della rilevanza storico-artistica del bene, della definizione della quota degli eventuali utili derivanti dalla gestione dell’attività economica (La Fondazione si impegna a reimpiegare integralmente gli utili derivanti dall’attività di ristorazione e di ospitalità per la valorizzazione del castello) e la congruità del valore del bene.
La concessione di questo finanziamento si è resa realizzabile grazie alla modifica del Regolamento comunale per la promozione culturale e la biblioteca, approvata prima dalla Commissione per la cultura, e ratificata poi in consiglio comunale a fine settembre: è stata introdotta infatti la possibilità di prevedere un bando per «sostenere progetti di rilevante valenza finalizzati all’acquisizione e valorizzazione di beni architettonici di notevole interesse culturale e di eventuali relative pertinenze nei quali è esercitata o si prevede di esercitare un’attività economica». A tal fine il Comune può concedere il contributo per questi scopi fino a una misura massima del 70% del valore di acquisto, salvo che il bene e le pertinenze rimangano di pubblica fruizione.
Il bando è stato pubblicato per due settimane, dal 9 al 24 ottobre, e l’unica domanda pervenuta entro il termine è stata quella del presidente della Fondazione, Carmelo Anderle.
Ora, grazie a questo importante contributo, forse si potrà sbloccare quell’intricato puzzle dei finanziamenti destinati alla Fondazione, motivo per il quale è stato posticipato il rogito al 29 novembre: in cassa, in base all’ultimo aggiornamento fermo a martedì 6 novembre, ci sono 329.333 euro da 789 sottoscrittori; il contributo provinciale di 1,8 milioni non è ancora stato devoluto, e sarà la nuova giunta a stabilire se mantenere i patti presi dalla precedente amministrazione provinciale, un bel cruccio la cui soluzione non è ancora definita; non è infine ancora stato concesso il contributo della Cassa Rurale Alta Valsugana (100.000 euro più il mutuo).
La concessione del Comune di Pergine è comunque un bel passo avanti per la Fondazione che guarda con più fiducia alla data del rogito di fine mese.

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