La raccolta differenziata di Amnu ha raggiunto ormai l'83,4%

Chiude con il segno «più» il bilancio 2018 di Amnu Spa. Ma quanto sia questo «più» rimane un segreto che Amnu, per il momento, non ha voluto svelare. 
L’assemblea dei sindaci soci si è ritrovata per esaminare attività e chiusura preventiva dell’esercizio 2018, il bilancio preventivo 2019 e il programma del prossimo triennio. Se il bilancio 2017 si era chiuso con un utile di 426.926 euro (più 74,25%) e ricavi complessivi di 8,77 milioni di euro (più 4,6% sull’esercizio precedente) il bilancio 2018, pur positivo, appare condizionato da maggiori criticità. 
Come evidenziato dal presidente Alessandro Dolfi e dal direttore Roberto Bortolotti nel 2018 si è evidenziato un calo del rifiuto indifferenziato (ora a 4.440 tonnellate e meno 0,6% sul 2017) e un aumento della raccolta differenziata (pari a 22.290 t, all’83,4% del totale e 1% in più dell’anno prima), con Amnu Spa al primo posto nell’iniziativa di Legambiente «Comuni Ricicloni» tra i «Consorzi sotto i 100.000 abitanti». 
Sul bilancio 2018 incideranno l’aumento dei costi del gasolio per autotrazione e del personale e il calo massiccio del prezzo della carta (inciderà anche sul bilancio 2019). «Grazie agli investimenti tecnologici (sistema di localizzazione degli automezzi, mappatura e automazione di percorsi a richiesta) la società ha ottimizzato i giri di raccolta mantenendo invariato il livello del servizio - ha spiegato il presidente Dolfi - è proseguito l’impegno nel raccogliere i rifiuti abbandonati su strade urbane ed extraurbane, attivando per circa 300 utenze il servizio on demand, ed aumentando la collaborazione con Stet Spa nelle campagne informative e di sensibilizzazione (come il concorso Più con Meno)». Dati confortanti anche per la raccolta di plastica ed imballaggi leggeri.
«I primi dati sul nuovo sistema di raccolta degli imballaggi leggeri (contenitori stradali con calotta) indicano come siano in netto calo le impurità inserite nei contenitori e come il sistema disincentivi tale pratica - ha confermato Dolfi - aumentano tuttavia gli oneri fiscali e di gestione visto l’esaurimento di alcune discariche e la penuria di impianti di trattamento dei rifiuti differenziati, con continui aumenti delle tariffe di smaltimento (è ora di 160 euro/tonnellata in provincia)». Tra i prossimi impegni di Amnu Spa l’ampliamento del centro raccolta materiali (Crm) di Vigolo Vattaro, il rinnovo del parco automezzi, e campagne di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno degli smaltimenti scorretti. «Nel 2019 ci sarà una variazione nell’assetto delle tariffe per premiare le famiglie più virtuose - ha concluso Dolfi - ed è previsto un leggero aumento della quota variabile del secco residuo, in parte compensata dalla diminuzione della quota fissa che comporterà un aumento annuo di 2,45 euro per un nucleo di tre persone. Nel 2019 si prevede un lieve aumento dei rifiuti raccolti (+1,2%) e la differenziata all’83,4%».

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