La nuova Biblioteca collegata all'orto Fontanari

di Daniele Ferrari

Avviato il cantiere da poco più di una settimana, la nuova biblioteca sovracomunale di piazza Garibaldi è già al centro di una prima variante progettuale. 
Una recente determinazione della Direzione comunale lavori pubblici e patrimonio ha affidato all’ingegner Adriano Floriani di Castel Ivano lo studio e l’elaborazione progettuale per l’aggiornamento e l’integrazione del progetto esecutivo, al fine di realizzare una modifica strutturale nel piano interrato della struttura con la creazione di un passaggio verso il cosiddetto «orto Fontanari», un’area attigua di circa un ettaro sino ad ora destinata a vigneto (circondata da altri edifici pubblici e privati), ma che potrebbe aprirsi a nuovi scenari e possibili futuri utilizzi.
 
«Si è rilevata la necessità da parte dell’amministrazione di garantire la possibilità di avviare un passaggio carrabile interrato verso l’orto Fontanari, utilizzando il volume attualmente dedicato a magazzino - precisa la determina - in modo da anticipare, per il possibile, quelle che potrebbero essere le scelte urbanistiche, senza rilevanti e attuali incrementi di costi ma con significativi risparmi futuri, nel caso si optasse per una utilizzazione urbanisticamente diversa dell’area». 
 
Se è poco rilavante la modifica all’immobile finale della nuova biblioteca (che occuperà una superficie di 2.441 metri quadri su quattro piani, un volume fuori terra di 8.224 metri cubi ed un volume totale di 11.591 mc), ben più significativo appare, nell’arredo e contesto urbano cittadino, il nuovo passaggio verso l’orto Fontanari (di proprietà dell’ingegner Sergio Fontanari ex-assessore comunale e senatore per due legislature). 
 
Infatti non solo si doterebbe la nuova biblioteca di due ingressi indipendenti, ma soprattutto si collegherebbe l’asse di piazza Gavazzi - piazza Garibaldi al centro storico, dando un nuovo volto ad un’area ora in gran parte inutilizzata.
«L’intento della variante è solo quello di garantire un accesso secondario alla biblioteca e di consentire un futuro passaggio verso l’area Fontanari - tiene a precisare il sindaco Roberto Oss Emer - al momento non esiste alcun accordo o ipotesi progettuale per dare un nuovo volto ed assetto urbanistico ad un terreno che è di proprietà privata che intendiamo rispettare e tutelare».
I
n passato non erano tuttavia mancati i tentativi dell’amministrazione comunale per giungere ad un accordo urbanistico o perequativo per il nuovo arredo e destinazione urbanistica di un’area a ridosso di teatro comunale, nuova biblioteca e sede della Comunità di Valle (ex-Filanda).
Alla giunta comunale qualche anno fa era stato presentato uno studio di fattibilità da parte di due giovani progettisti Francesco Ruello e Riccardo Mesco che avevano illustrato anche con una mostra fotografia la loro elaborazione frutto anche di tesi di laurea. Una delle tante ipotesi elaborate e presentate sin dagli anni 70 per «riconsegnare alla città» un’area che potrebbe assumere vari utilizzi (parcheggio, parco, centro direzionale e uffici pubblici), e che per ora sarà collegata e raggiungibile anche dalla nuova biblioteca (proprietari privati permettendo).

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