Castello, chiesti i soldi a Provincia e Rurale

di Giorgia Cardini

Mentre cresce, seppur di poco, la sottoscrizione popolare per l’acquisto del Castello (arrivata l’11 maggio a 200.722,13 euro e 731 sottoscrittori), il Comitato Castel Pergine conduce in porto i primi impegni presi con l’annuncio della firma del contratto preliminare di acquisto del maniero.
 
Una sola domanda di finanziamento è infatti arrivata alla Soprintendenza dei Beni culturali della Provincia, entro la scadenza del termine fissata per lunedì scorso: quella del Comitato, che si candida dunque a ottenere buona parte del plafond di 2 milioni messo a disposizione dalla giunta provinciale per «l’acquisizione e valorizzazione di beni architettonici di notevole interesse culturale e di eventuali relative pertinenze nei quali è esercitata o si prevede di esercitare un’attività economica». L’eventuale contributo non toccherà i 2 milioni perché il limite dell’importo concedibile è stabilito nel 49,9% del valore di acquisto dell’immobile: e se le cifre di cui si parla in via non ufficiale da mesi fossero alla fine confermate, si arriverebbe a circa 1,8 milioni. La valutazione della domanda sarà svolta nelle prossime settimane, ma c’è ottimismo sul suo accoglimento.
 
Intanto, il Comitato ha presentato anche una richiesta di finanziamento alla Cassa rurale Alta Valsugana: «La domanda - spiega la responsabile comunicazione del Comitato, Manuela Dalmeri - è in fase di istruttoria. Anche se potevamo rivolgerci ad altri istituti, abbiamo preferito la Rurale perché vogliamo che questa operazione resti legata al territorio. Cifre non ne posso fare, per l’obbligo di riservatezza impostoci dai venditori, ma si tratta di un indebitamento sostenivile. Ovviamente, la richiesta alla Rurale non ci impedisce poi di pensare a un crowfunding più esteso a livello nazionale, non solo per raggranellare soldi ma anche per condividere un progetto nell’ottica della valorizzazione dei beni comuni e dei beni monumentali abbandonati o inutilizzati».
 
Un’ottica che porterà gli Amici della Storia, una delle associazioni che crede nell’operazione e di cui Manuela Dalmeri fa parte, a partecipare sabato alla ventesima edizione delle «Giornate nazionali dei Castelli» che si svolgerà al Buonconsiglio di Trento (Sala delle Marangonerie), in cui dalle 9 alle 13 si parlerà proprio di «Valorizzazione e gestione dei castelli. Esperienze regionali a confronto tra pubblico e privato»: per il Trentino saranno portate le esperienze di Castel Pietra a Calliano, Castel Noarna a Nogaredo, Castel Campo a Fiavè, Castel Mani a San Lorenzo Dorsino. 
«Avremmo voluto partecipare al seminario come Comitato per raccontare cosa vogliamo fare di Castel Pergine - conclude Dalmeri - ma lo stesso obbligo di riservatezza che ci impedisce di dire quanto abbiamo chiesto alla Cassa rurale e di svelare ora il business plan, ci ha impedito di essere a Trento sabato in veste ufficiale». 

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