Young Business Talents, studenti del Curie battuti ma contenti

Sono tornati da Milano un po’ delusi, ma ricchi comunque di un’esperienza formativa in più, gli otto studenti dell’Istituto superiore Marie Curie di Pergine che si erano qualificati (unici in provincia di Trento) per le finali del concorso Young Business Talents 2017/2018.
 
Speravano di bissare il successo dei loro compagni di «Crautilovers» che nel 2017 portarono a casa il quarto dei cinque premi in palio tra tutti i concorrenti: invece non è andata così e si sono dovuti accontentare di due posti abbastanza indietro nella classifica finale, il 32° per la squadra «Teambroglio» e il 62° per la «Krim», nonostante la serietà con cui hanno affrontato le prove di cui si componeva la finale, che ha visto partecipare 75 formazioni provenienti da tutta Italia. 
 
«Teambroglio» della classe IV Sistemi Informativi Aziendali (Alberto Strada, Noemi Fontanari, Giovanni Libardi e Mattia Bernardi) e «Krim» della classe V Amministrazione Finanza e Marketing (Stefania Pompermaier, Francesco Pasquali, Jennifer Teverini e Sami Hannioui), entrambe «allenate» dalla professoressa di Economia aziendale Stefania Squassoni e da lei accompagnate a Milano, erano arrivate alla fase finale, superando tutte quelle precedenti: ed erano ben 1.558 le squadre che si erano iscritte al concorso.
 
Arrivare dunque alla finale è già stata una soddisfazione, anche se proprio le ottime prestazioni nelle semifinali hanno fatto sì che i due team siano stati abbinati ai migliori in gara, che avevano «investito» di più in pubblicità per lanciare il business delle rispettive imprese virtuali, su cui è basato lo Young Business Talents, e sono riusciti dunque a totalizzare alla fine un profitto più elevato. Il «Curie» ci riproverà sicuramente il prossimo anno, a scalare le classifiche.

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