Appaltato il sottopasso ciclopedonale del Rastel

di Giorgia Cardini

A 15 anni di distanza dal primo inserimento in una variante urbanistica (era il 2003), è finalmente giunto il momento di avviare i lavori per la costruzione del sottopasso ciclopedonale del «Rastel», sotto la statale 47 tra la località Paludi e San Cristoforo al Lago. 
 
L’opera è stata infatti appaltata all’ati Tamanini Bruno srl - Euroscavi srl, al termine della seconda seduta di gara telematica svoltasi il 21 febbraio presso il Servizio Appalti della Provincia. 
Venti le imprese invitate, venti le proposte pervenute e vagliate dalla Commissione di gara, che le ha ammesse tutte: ma all’apertura delle buste contenenti le offerte, è stato poi effettuato un robusto «taglio delle ali», ossia sono state escluse sette proposte che si discostavano in termini di maggiore o minor ribasso di oltre il 15% dalla media di quelle presentate. Dopo l’esclusione, sulle offerte rimanenti è stato individuato il cinquantesimo percentile corrispondente al 12,950%, constatando quindi che la prima offerta «non anomala» contenente la maggior percentuale di ribasso fra quelle rimaste in gara era quella presentata dall’ati Tamanini Bruno srl - Euroscavi srl con il ribasso percentuale pari a 13,983% sull’importo di 623.493,98 euro (675.903,98 euro quello totale dell’appalto, considerati anche gli oneri della sicurezza).
 
Dunque, a meno di ricorsi, è presumibile che già questa primavera possa aprirsi il cantiere per un’opera davvero agognata: come si diceva, nel 2003 la previsione del sottopasso fu inserita nella variante al Prg che prevedeva un complessivo ridisegno dell’ingresso sud a Pergine con una nuova area artigianale in zona Paludi (zona che ora il Comune sta nuovamente ripensando). Tutto rimase sulla carta, ma pochi anni dopo fu realizzato il nuovo svincolo tra Pergine e San Cristoforo che complicò ad alcuni residenti dell’area paludi Basse. Nel 2010, sindaco Silvano Corradi, il progetto del sottopasso si rimise in moto e nel Piano provinciale della viabilità fu inserito un milione di finanziamento per la sua costruzione.
 
Poi vennero i tempi delle vacche magre, delle contrazioni di bilancio, dei tagli: nel 2013, lo stanziamento per l’attraversamento fu quindi stralciato dal Piano provinciale, in attesa di tempi migliori. Tempi finalmente arrivati a metà 2016, dopo un «pressing» continuo da parte del consiglio comunale, dell’amministrazione di Pergine e dei residenti nella zona, che avviarono persino una raccolta di firme (300), consegnate direttamente all’assessore alle Infrastrutture Mauro Gilmozzi: il milione fu rimesso là dove era stato tolto, e l’opera tornò in pista.
 
Ora, dunque, si parte: il progetto esecutivo, redatto dall’ingegnere Giancarlo Nardin ancora nel novembre 2013 e poi aggiornato, prevede una spesa di 675.903,98 euro per lavori a base d’appalto, cui si aggiungono altri 244.598,88 euro per somme a disposizione dell’amministrazione (tra cui 41mila euro per espropri). Il totale ammonta a 920.502,86 euro
Il sottopasso, di difficile realizzazione, prevede uno scavo fino a 3,5 metri di profondità. Il milione di euro per realizzarl è dovuto alle soluzioni tecniche piuttosto onerose, che permetteranno di far passare le bici sottoterra, in una zona che un tempo era paludosa. 

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