Palazzo Crivelli aperto da Psa: è polemica

di Luigi Oss Papot

Assemblea sociale dell’associazione «Amici della Storia» di Pergine molto dibattuta, venerdì sera presso la Saladella Cassa Rurale, con anche una «tirata d’orecchi» all’amministrazione comunale per quanto riguarda Palazzo Crivelli, lo storico palazzo di via Maier ceduto in comodato dalla Provincia al Comune e che da molti anni è al centro della discussione degli storici per un suo recupero e valorizzazione.
 
Se ne è discusso proprio nel corso dell’assemblea, quando Giuseppe Berlanda, membro del direttivo ma anche della Commissione cultura del Comune, ha illustrato gli esiti del bando «I luoghi della memoria e della comunità», bandito proprio dal Comune con l’intento di valorizzare un luogo della cultura perginese: la candidatura degli “Amici della Storia” è stata sorpassata da quella di “Pergine Spettacolo Aperto”, vincitore del bando, che ha ricevuto il finanziamento di 3.000 euro per un progetto-spettacolo proprio sulla famiglia Crivelli ed il palazzo di via Maier, che sarà tenuto in luglio. In quell'occasione, si potrà finalmente visitare il palazzo. 
 
«È un approccio sbagliato quello del Comune - ha detto Berlanda - perché per valorizzare un bene come palazzo Crivelli non basta uno spettacolo fine a se stesso, ma garantirne la valorizzazione tutto l’anno. C’è poi il problema dell’agibilità del palazzo, che a quanto pare però verrà concessa per la durata del Festival. PSA, nel partecipare al bando, ha segnalato come noi Amici della Storia siamo in collaborazione con loro, ma finora posso dire che nessuno ci ha contattato in tal senso».
 
Se la presidente dell’associazione, Iole Piva, ha sottolineato comunque l’importanza di un ritorno di interesse su Palazzo Crivelli, è stata Manuela Dalmeri a sostenere la tesi di Berlanda: «Si dovrebbe vigilare tutto l’anno - ha sostenuto Dalmeri - e non solo per la durata del Festival, sul presente e sul futuro di un bene come Palazzo Crivelli. Sarebbe necessaria per questo la convinzione di una valorizzazione continua per 365 giorni, non a spot o per propaganda».
 
L’assemblea sociale è servita anche per fare il punto sul lavoro svolto l’anno scorso dall’associazione ed anche su quello in previsione per il 2018. Per quest’anno è in previsione un ciclo di incontri, organizzato in collaborazione con l’assessorato alla cultura della Comunità di Valle, da svolgersi nei vari Comuni fra marzo e maggio, aventi come temi l’arte, l’archeologia, il cibo e la viticoltura, la conservazione dei beni culturali; un altro ciclo dovrebbe essere dedicato al paesaggio. Verrà poi ripresa l’edizione dei «Quaderni di storia perginese», collana edita fin dagli albori dell’associazione: il primo volumetto sarà illustrato da Adriano Siesser, per ragazzi e bambini, e sarà dedicato al Castello di Pergine.
Quest’anno verrà poi dato alle stampe il poderoso volume di circa 550 pagine «La Fersina, antica signora della Valle», scritto da Lino Beber, Claudio Morelli e Mario Cerato.

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