Castel Pergine riaprirà con i nuovi gestori

 A smentire fantasiosi scenari di mura a rischio crollo in conseguenza di una chiusura finora solo paventata da pochi, è stato ieri un comunicato stampa della famiglia Oss, proprietaria del maniero di Pergine.

di Giorgia Cardini

Castel Pergine riaprirà a fine marzo: come anticipato dall’Adige in novembre, a gestirlo saranno i coniugi Elisa Bertoldi e Daniele Tomasi. A smentire fantasiosi scenari di mura a rischio crollo in conseguenza di una chiusura finora solo paventata da pochi, è stato ieri un comunicato stampa della famiglia Oss, proprietaria del maniero di Pergine.


Ma, oltre ad annunciare la riapertura al pubblico di hotel e ristorante e il cambio della guardia, dopo 25 anni, tra la coppia storica Verena Neff-Theo Schneider e quella più giovane formata dallo chef capo del castello Daniele Tomasi e dalla moglie Elisa Bertoldi, il comunicato mette i puntini sulle «i» rispetto alla trattativa con il Comitato Castel Pergine e alle notizie fornite dal Comitato negli ultimi giorni.


Sabato il Comitato aveva annunciato infatti la resa, addossando alla famiglia la responsabilità del fallimento della trattativa: ai venditori veniva rimproverato infatti di essersi impuntati su quello che il Comitato ha definito un «cavillo», ma che in realtà è una garanzia a tutela dei venditori, ossia la fideiussione chiesta per andare alla firma del contratto preliminare senza pretendere alcun anticipo, e a un prezzo al rogito di 3,8 milioni; ma c’era anche un’alternativa senza fideiussione, a 4,1 milioni.


E sono probabilmente queste, oltre a una cospicua riduzione del prezzo chiesto inizialmente, le «significative concessioni sul piano finanziario e il consenso ad ulteriori facilitazioni» di cui scrive la famiglia, dicendo che «nonostante» queste facilitazioni «non è stato sino ad oggi possibile concludere un contratto per l’acquisto di Castel Pergine, né con il Comitato né con altri interessati all’acquisto». Respinta al mittente ogni critica, però, la porta resta ampiamente aperta: «Impermeabile al susseguirsi di inesatte comunicazioni alla stampa - prosegue infatti la nota -, la famiglia Oss ha deciso, quale ultimo impegno a beneficio della città e del territorio di Pergine, di tenere aperto Castel Pergine, a propria cura e spese, per la stagione 2018. I coniugi Elisa Bertoldi e Daniele Tomasi assumeranno a tal fine le funzioni di Verena Neff e Theo Schneider».


La nuova stagione durerà dal 29 marzo al 5 novembre 2018: «La famiglia Oss assicura in tal modo il presupposto per negoziare la cessione con il Comitato, al quale i termini e le condizioni essenziali per la vendita sono noti sin dal maggio 2017, o con ogni eventuale diverso interessato. Questo dovrà essere stipulato in forma definitiva notarile al più tardi a fine luglio 2018. Con la nuova coppia di gestori per la stagione 2018 sono assicurati i presupposti per la futura prosecuzione dell’attività in Castel Pergine, nel modo in cui è stato finora condotto».

Ma se la prosecuzione dell’attività aziendale, da parte di un acquirente, resta per la famiglia la soluzione desiderata, questa «non è condizione per la vendita». Dunque, il castello potrebbe essere venduto anche a chi non intenda tenerlo aperto al pubblico: «Per raggiungere tale obiettivo (la firma del contratto, ndr) sono ora necessarie rapide, realistiche e promettenti iniziative da parte di tutti coloro che sono effettivamente interessati al Castello».

Insomma, se il Comitato Castel Pergine e la collettività vogliono davvero il castello, facciano tutti i passi possibili per arrivare alla firma del contratto entro il 31 luglio. Altrimenti, la porta lasciata aperta pur con qualche sforzo, si chiuderà definitivamente.

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