«Seba: ciao campione!» Oggi l'addio al 19enne

di Luigi Oss Papot

«Ciao campione»: è questo l’unanime messaggio di dolore e affetto per la morte di Sebastiano Vadalà, lo sfortunato diciannovenne che alla vigilia di Natale ha perso la vita scontrandosi con la sua moto da cross contro un lampione in via Falori, nella frazione perginese di Nogarè. Il funerale sarà oggi pomeriggio, alle 14 in chiesa a Nogarè, preceduto dalla recita del rosario stasera alle 20.

In sella alla sua nuova moto, una Husqvarna 450 che era il suo regalo di Natale, ha perso la vita facendo quello che più amava fare, una «dannata passione» condivisa con tanti amici, come recita il necrologio.

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I familiari, comprensibilmente, si sono chiusi nel più profondo dolore, dovendo affrontare l’improvvisa quanto assurda perdita di «Seba» in giorni, quelli delle feste natalizie, che dovrebbero essere ricchi di festa ed allegria e non di uno sconfinato dolore.

Anche gli amici di Sebastiano, dopo aver aspettato invano al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara, domenica sera, assieme ai genitori, che potesse giungere una bella notizia, un regalo di Natale ancora più grande, esternano tutto il loro dolore e la loro incredulità per la sua morte.

Su Facebook sono centinaia i messaggi di cordoglio che ricordano «Seba»: c’è chi lo aveva incontrato la sera prima, ci aveva scherzato insieme, chi non vuole ancora credere che sia potuta accadere una tragedia simile, una tragedia difficile da spiegare ed ancor più da accettare. «Brilla in cielo e proteggi i tuoi cari» scrive un’amica; «Ciao campione, non è giusto» scrivono altri; «Riposa in pace Seba, sarai sempre nei nostri cuori. Mi piace immaginarti fare cross sulle nuvole, fa buon viaggio campione» scrive un’altra amica; «Addio campione, eri il vicino di banco più rompi palle che potevo avere, ne abbiamo passate di belle! Non mancavano mai le risate! Adesso vola lassù e apri il gas! Ci si rivede lassù» ricorda un amico e compagno di scuola; «Sebastiano ci hai lasciato troppo presto e il vuoto è incolmabile per chiunque ti abbia conosciuto -scrive una collega di lavoro e compagna di motocross- ti vogliamo bene, sempre pronto ad aiutare, lavoravi con noi e davi sempre il meglio di te, eri parte della nostra famiglia, manchi già a tutti. La tua mamma e il tuo papà hanno tirato su un bravo ragazzo, le tue sorelle ti adorano. Il dolore è immenso».

Anche il Moto Club Pergine, del quale Sebastiano era socio, che gestisce la pista di motocross a Canezza, e dove Sebastiano ha fatto i suoi primi salti in sella alle moto fin da bambino, si unisce al cordoglio per la sua tragica scomparsa. Il Moto Club era già rimasto scosso per la morte del dottor Marco Comper, una decina di giorni fa, anch’egli socio e medico di gara assieme alla moglie; oggi quest’altro lutto rende ancora più nere le festività natalizie: «Purtroppo dobbiamo salutare anche il nostro caro amico Sebastiano Vadalà - si legge sempre su Facebook - la triste notizia ci ha lasciato tutti senza parole. Le più sentite condoglianze al papà Paolo e a tutta la famiglia. Ciao Sebastiano, riposa in pace».

Anche la ditta per cui lavorava Sebastiano, la Porfidi Italia 2000 di Gazzadina, esprime il suo cordoglio per la tragica morte: «Un giorno tristissimo per tutti noi perché è venuto a mancare il nostro piccolo grande Sebastiano. Non dimenticheremo mai il tuo bellissimo sorriso, il tuo cuore d’animo buono, ci mancherai tantissimo. Hai lasciato un vuoto. Tutta la Porfidi Italia 2000 ti vuole tanto bene».

Tutto il paese di Nogarè, tutti gli amici, attendono il giorno dei funerali per potersi stringersi ai genitori ed ai familiari di Sebastiano: il giorno del dolore più grande, il giorno nel quale tutto, ancora una volta, si fermerà per salutare un’ultima volta «Seba», il grande campione.

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