Lago di Erdemolo il rifugio riaprirà

di Giorgia Cardini

Il rifugio Lago di Erdemolo riaprirà i battenti entro la fine del 2019. O, almeno, questa è l'intenzione dei proprietari della struttura,chiusa da oltre cinque anni. Il rifugio dunque non è più in vendita e a confermare che l'investimento è ormai alle porte è proprio uno dei titolari, Mauro Toller : «Stiamo lavorando sul progetto da circa un anno - spiega -, perché abbiamo dovuto rielaborare la prima bozza presentata per via delle modifiche normative sui rifugi. La struttura sarà adeguata dal punto di vista tecnologico, energetico e strutturale e verrà ampliata, soprattutto per dare a noi la possibilità di lavorare meglio».

Servizi di ristorazione e di pernottamento (ad essere adeguato sarà anche il bivacco) riporteranno dunque il rifugio a essere un punto di riferimento sia per chi vuole intraprendere la traversata del Lagorai, sia per chi ama salire a Erdemolo anche solo per un'escursione giornaliera o per raggiungere, da qui, il rifugio Sette Selle lungo il sentiero di cresta 343 o il sentiero 324. E sono tanti, in valle e fuori, gli escursionisti che anche in questi anni in cui è rimasto chiuso, hanno continuato a frequentare la zona, una delle perle del Lagorai.

Il progetto, messo a punto dallo studio del geometra Carlo Podetti di Commezzadura, è ancora in fase di perfezionamento: da una cubatura di 570 metri, si dovrebbe arrivare a circa 1000 metri, con un ampliamento verso nord e verso sud (ossia verso il Sette Selle e verso il sentiero di accesso dalla valle). Pur lavorando sulla struttura esistente, la riqualificazione si prospetta totale: tutta la parte in ampliamento dovrebbe essere realizzata in legno, l'interno completamento rifatto con una nuova cucina e una nuova sala da pranzo, affacciata verso il lago mediante grandi vetrate; a questo, dovrebbero aggiungersi poi alcune stanze per i gestori e un soppalco con due stanze per escursionisti.
L'idea, poi, è quella di ottenere un rifugio autosufficiente o quasi dal punto di vista energetico, grazie alla nuova isolazione e all'installazione di pannelli solari e fotovoltaici, mentre nei mesi invernali (in cui la struttura dovrebbe restare aperta) ci si affiderà a una centrale termica ad alto rendimento. 

Entro la fine di gennaio, il progetto dovrebbe avere tutte le autorizzazioni provinciali, in modo da essere depositato poi in comune, a Palù del Fersina, ottenere il via libera del consiglio e quindi la necessaria concessione edilizia.
«Appena mi sono insediato - dice il sindaco Stefano Moltrer - ho insistito con la famiglia Toller perché riprendesse in mano il rifugio. È un'opera fondamentale, per il turismo della zona e per tutta la valle. L'iter è stato lungo per via del fatto che un progetto di questo genere deve essere sottoposto al vaglio di diversi servizi provinciali, ma il via libera definitivo dovrebbe essere ormai vicino». 

L'investimento si presenta cospicuo, sopra il milione di euro, anche a causa della necessità di usare elicottero e teleferica per trasportare a Erdemolo i materiali necessari ai lavori: sulla cifra, che sarà dettagliata nelle prossime settimane dopo la definitiva stesura del progetto, potrebbe poi essere a disposizione un importante contributo provinciale (l'assessore Michele Dallapiccola, durante il recente incontro svoltosi al Compet, ha parlato proprio di 1 milione).
Sui tempi, conclude Toller: «Teoricamente, dovremmo poter riaprire entro la fine del 2019. Avremmo voluto fare prima, ma le normative hanno richiesto più tempo».

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