Rissa, alcol e sporcizia nel lago

di Luigi Oss Papot

Due settimane fa una misteriosa rissa a colpi di bastone fra gruppi di giovani. E venerdì scorso nuovo episodio: dopo la presentazione delle giovanili di hockey, venerdì scorso, c’era anche una festa studentesca con nuova rissa finita a colpi di bottiglia, ma soprattutto lasciando tanto degrado nella zona.
Ci sono rabbia e frustrazione sulle pagine Facebook per come è stato ridotto il parco del lungo Fersina, attorno al palaghiaccio. Dalle testimonianze, i giovani che hanno partecipato all’evento sono stati davvero numerosi (il PalaPergine era definito, nella pubblicità, un «palazzetto da conquistare»), e a tarda notte sono dovuti anche intervenire i carabinieri per una rissa, con un ragazzo portato dall’ambulanza al pronto soccorso del Santa Chiara ed un altro ferito alla testa, presumibilmente per una bottigliata.

Lo strascico e il risultato della festa, come testimoniato da vari utenti dei social network con foto e video, è stato piuttosto desolante: sporcizia e rifiuti ovunque, soprattutto appunto nel parco del lungo Fersina.
A farla da padrone soprattutto bottiglie in plastica e soprattutto di vetro (birra e superalcolici), che oltre ad essere state abbandonate un po’ ovunque in un’area verde e molto frequentata (e ben fornita di cestini per la spazzatura, che tuttavia sono rimasti tristemente vuoti), sono stati anche lanciati nel piccolo laghetto del parco.

La zona ha un paio di telecamere di videosorveglianza sulla strada, ma dato il grande numero di presenti (e la zona del parco fuori dalla portata delle telecamere), questi atti rimarranno senza colpevoli certi. Già al mattino di sabato, fortunatamente, gli operatori della nettezza urbana avevano provveduto a ripulire l’intera area.

A rimanere invece è stato il senso di rammarico per l’epilogo, sembra oggigiorno quasi scontato, che hanno le feste. Uno dei commenti sui social network infatti diceva: «Siamo stati tutti dei ragazzi pronti a fare baldoria, chi più e chi meno, ma avevamo anche un senso di responsabilità che questi non hanno».
Intanto continua la caccia agli incivili dei rifiuti, coloro che, in sprezzo delle regole per il corretto smaltimento, abbandonano immondizia un po’ ovunque: a bordo delle strade, nei vari punti di raccolta, nei boschi e nei parchi o, peggio ancora per quella che sembra essere l’ultima trovata, negli altrui bidoni personali del rifiuto residuo.

È di qualche giorno fa proprio un eloquente post su Facebook del sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer, che presenta una foto scattata da lui stesso nel punto di raccolta dei rifiuti nei pressi del centro commerciale Ponte Regio: fra due cassonetti si notano due grandi sacchi abbandonati, contenenti del rifiuto indifferenziato, molto probabilmente plastica. «Se li avessero smaltiti regolarmente presso il Centro Raccolta di viale dell’Industria - scrive il sindaco - non avrebbero speso nulla; se avessero usato la chiavetta avrebbe speso 0,15 euro cadauno.

La sanzione per abbandono di rifiuti credo si aggiri attorno ai 168 euro».
Il primo cittadino inoltre ribadisce come il servizio di videosorveglianza sia attivo e osservi anche questi luoghi, in modo da poter multare quanti abbandonano rifiuti (a giugno si parlava di una media di 2 sanzioni a settimana): «Quella che si nota sullo sfondo in alto sul palo -prosegue Oss Emer- è una telecamera che funziona! Non so se è valsa la pena considerato che 168 euro corrispondono al costo dello smaltimento di 1100 sacchetti con la chiavetta. Consiglio di fare due conti».

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