Tutti al rifugio Tonini per la ricostruzione

di Daniele Ferrari

Una camminata fra tanti ricordi, canti della montagna e soprattutto la volontà di ricostruire assieme il Rifugio Giovanni Tonini.

Questa l’iniziativa «RicostruiAMO il Rifugio Tonini!» che sabato mattina (24 giugno) porterà tanti appassionati della montagna e frequentatori del Rifugio Tonini (costruito nel 1972 ma completamente distrutto dal furioso incendio dello scorso 28 dicembre) lungo i sentieri del versante pinetano del Lagorai e della Val di Sprugio sino sul luogo dove sorgeva il rifugio e rimane l’ampio «stallone», dedicato alle attività d’alpinismo giovanile.

Un’iniziativa promossa dalla sede centrale della Società degli Alpinisti Tridentini (Sat), dalla sezione Sat Pinè - Tre Valli, in collaborazione con la «Fondazione Aquila Basket», il comune di Baselga e Bedollo, Trentino Marketing con alcuni sponsor privati.

«Un’escursione per testimoniare l’affetto che lega tutti i frequentatori del Rifugio Tonini e tutta la Sat a questo luogo incantevole e molto apprezzato dagli escursionisti - spiega il presidente della Sat centrale Claudio Bassetti - il desiderio comune è di arrivare alla ricostruzione del rifugio nel più breve tempo possibile». Una «cordata» a ricordo della storia e del significato assunto negli anni dal Rifugio Tonini, diventando luogo di musica, incontri culturali e buona cucina grazie ai gestori Hana e Narciso, ma anche d’impegno per riportare l’antica malga Sprugio Alta e il Rifugio Tonini (costruito sul suo sedime) all’antico splendore.

Il ritrovo per l’escursione «RicostruiAMO il Rifugio Tonini!» sarà sabato alle 8.30 a passo Redebus, mentre la partenza a piedi avverrà alle 9 dall’agritur «Malga Stramaiolo Alta», dove verrà consegnata ai partecipanti una maglietta ricordo firmata dal cestista dell’Aquila Basket Luca Lechthaler presente all’evento. L’arrivo alle 11 nell’area prativa del Tonini sarà salutato da alcune canzoni dei Cori Costalta e Abete Rosso, tra cui il brano «Rifugio Bianco» ispirato allo stesso rifugio e tratto da una poesia della pittrice Chiara Tonini (figlia dell’ingegner Giovanni Tonini) e armonizzata da Bepi De Marzi.

Dopo il pranzo al sacco e la lettura di alcuni messaggi e discorsi delle autorità (raccolti un apposito libro) gli ultimi canti della montagna ed una «fetta di strudel» concluderanno la giornata di ricordo ed impegno comune, dimostrando come ricostruire il Rifugio Tonini può davvero diventare realtà. 

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