Bus in partenza per la gita Via la patente all'autista

Le verifiche sono state fatte dalla Polizia locale dell'Alta Valsugana su richiesta della scuola stessa

di Flavia Pedrini

Gita con imprevisto - ma sicurezza garantita - per i bambini della scuola elementare di Baselga di Piné: al momento di partire, infatti, si sono ritrovati senza autista. Nessun malore o contrattempo. Al conducente diretto a scuola è stata sospesa la patente di guida in seguito ad un controllo effettuato dalla polizia locale dell'Alta Valsugana, che ha riscontrato irregolarità nei dati indicati sul cronotachigrafo. Per l'autista anche una contravvenzione da 800 euro.
I fatti sono successi venerdì. Quel giorno era prevista una gita degli alunni delle elementari a Montegrotto Terme, in provincia di Padova. 

Per selezionare la ditta incaricata di svolgere il trasporto degli alunni, come previsto, l'istituto si è avvalso della piattaforma Mepa, il Mercato elettronico della pubblica amministrazione. Ad aggiudicarsi il servizio una piccola ditta con sede a Trento. Proprio per garantire che gli standard di sicurezza siano rispettati, anche quest'anno il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha rinnovato la collaborazione con la polizia stradale. Questo significa che le scuole possono segnalare alla polizia stradale i loro viaggi o programmare controlli lungo l'itinerario, e richiedere anche una verifica dell'idoneità del veicolo e del conducente. In questo caso, dunque, l'istituto ha segnalato la trasferta e la polizia stradale - come avviene al di fuori di autostrada e lontano da grandi centri - ha chiesto la collaborazione degli agenti della polizia locale dell'Alta Valsugana per effettuare il controllo sul mezzo.

Poco prima delle 8, dunque, il pullman è stato fermato da una pattuglia mentre percorreva la strada provinciale che porta a Baselga. Le verifiche hanno ovviamente riguardato anche il cronotachigrafo, un apparecchio in grado di salvare, su una speciale memoria, tutti i dati relativi al veicolo: tempi di guida, tempi di lavoro e di riposo, velocità, guasti o altri dati tecnici. E qui sono emerse delle anomalie. Il conducente sosteneva di essere partito da Trento, ma il cronotachigrafo - pure riportando una data di inserimento corrispondente alla giornata - indicava solo 5 chilometri. Il sospetto è che dunque il disco fosse stato inserito solo in prossimità della destinazione, ovvero la scuola di Baselga. Una «tecnica» spesso usata quando il conducente ha superato le ore di guida consentite. 

Inutile dire quali rischi si possono correre quando alla guida di un mezzo pieno di ragazzini c'è una persona che si trova al volante da troppe ore: un colpo di sonno o una disattenzione possono avere conseguenze drammatiche. Ecco perché la richiesta di una verifica avanzata dalla scuola appare in questo caso provvidenziale. Del resto, proprio la circolare ministeriale emessa ormai un anno fa, pone una serie di incombenze a carico dei dirigenti scolastici, invitati a porre particolare attenzione sulla scelta delle aziende cui affidare il servizio di trasporto, verificando l'idoneità e condotta del conducente, l'idoneità del veicolo e le altre misure di sicurezza. Accertamenti che possono essere condotti proprio con la collaborazione delle forze dell'ordine.

Per quanto riguarda la gita in Veneto, anche se con un'ora e mezza di ritardo, i ragazzi hanno potuto partire. Ovviamente con un altro autista.

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