Ciclabili, strade, centri storici: 6 milioni da spendere

di Daniele Ferrari

Ci sono 6 milioni di euro a disposizione nella Comunità Alta Valsugana e Bersntol, per valorizzare centri storici, ciclabili, agricoltura e turismo, avviando nuove sinergie tra enti, produttori e realtà ricettive del territorio. 
E di come spenderli si è parlato venerdì pomeriggio: è stato l’assessore provinciale a coesione territoriale ed enti locali Carlo Daldoss ad aprire a Pergine il laboratorio d’ideazione e progettazione partecipata per la definizione di obiettivi, strategie ed impegni del fondo strategico territoriale. Dopo il saluto del presidente della Comunità di Valle Pierino Caresia, Daldoss ha confermato come l’ente territoriale dei 15 comuni dell’Alta Valsugana potrà contare su circa 6 milioni di euro per interventi di valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, individuando nuove sinergie pubblico-private. 
 
Guidati dai funzionari dell’Autorità provinciale per la partecipazione locale sono stati i sindaci ad illustrare le sei azioni del documento di sintesi. Cristian Uez, primo cittadino di Calceranica e coordinatore della conferenza dei sindaci, si è soffermato sulla necessità di completare la dorsale ciclabile del fondovalle della Valsugana (atteso il tratto tra Trento, Civezzano e zona Laghi), prevedendo un collegamento tra lago e montagna («circuito in quota»).  Il sindaco di Bedollo Francesco Fantini ha ribadito invece la necessità di completare alcune opere viarie strategiche: la strada delle «Tre Valli» (tra Segonzano, Piazze di Pinè e Valle dei Mocheni), il circuito ad anello tra Levico, Panarotta e versante mocheno («ski weg») ed i parcheggi per il polo sanitario di via San Pietro a Pergine. 
 
Nelle parole dell’assessore della comunità Lamberto Postal e del sindaco di Baselga Ugo Grisenti la necessità del rilancio dei centri storici, di forme di turismo sostenibile e legate alla realtà rurale (agritur, albergo diffuso e «ostelli del ciclista»), puntando sulla valorizzazione di distretti biologici e delle filiere a «chilometro zero» (dai piccoli frutti, ai prodotti delle malghe, agli ortaggi della Vigolana), valorizzando la viabilità minore o interpoderale. Concetto ripreso dal sindaco della Vigolana David Perazzoli che ha configurato un «open air museum», mettendo in rete il parco minerario dell’Alta Valsugana, i parchi fluviali, i siti della Grande Guerra, i percorsi storici della «Via Claudia Augusta Altinate», del «Menador - KaiserJägerstrasse» o i percorsi del turismo religioso. 
 
Rete tra siti e percorsi storici e culturali che potrebbe contare, come ha spiegato il sindaco di Sant’Orsola Ivano Fontanari, su un comune progetto informativo e comunicativo con un’unica piattaforma digitale e nuovi totem e «QR-code» (per smartphone e cellulari) posti su ciclabili e percorsi turistici. Aspetti ripresi ed approfonditi in sei diversi tavoli di lavoro. «Una sinergia tra turismo, agricoltura e produttori locali è possibile ed auspicabile - ha spiegato il presidente dell’Apt Pinè Cembra Luca De Carli - le eccellenze del territorio vanno valorizzare attraverso la filiera corta». 
 
Al centro del dibattito non solo le piste ciclabile del fondovalle ma anche i percorsi in quota: «La Panarotta attende da tempo un percorso ad anello funzionale e ben manutenuto - ha spiegato Roberto Filippi presidente dell’Asuc di Pergine - lo ski-weg può unire la proposta dei laghi, dei sentieri della Panarotta e della tradizione mòchena». «Comunità di Valle e sindaci dovranno ora riunire le proposte nel protocollo d’intesa - ha concluso il presidente Caresia - parte ora la fase operativa potendo contare su 6 milioni di euro, ma forse servirà una delibera di singoli consigli comunali».

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