Plastica nei cassonetti, solo l'Amnu farà pagare

In altre quattro Comunità, servizio porta a porta o incentivi ai cittadini

di Giorgia Cardini

La decisione di Amnu spa di introdurre un sistema a pagamento per chi vorrà, dal prossimo gennaio, conferire ancora gli imballaggi leggeri nei cassonetti stradali, è senza precedenti e non sarà, per ora, imitata. 
 
In altre quattro vallate del Trentino, dove per gli imballaggi leggeri si fa la raccolta stradale, il problema relativo all’elevata percentuale di impurità trovata nella frazione che include plastica, alluminio, poliaccoppiati e polistirolo (per Amnu pari al 40%) è stato infatti affrontato o sta per essere affrontato in modo diverso.
 
Ecco quali sono i sistemi scelti per evitare che disattenzione o dolo rovinino una parte importante della raccolta differenziata che, se fatta bene, genera introiti in grado di ripagare almeno in parte il servizio svolto.
 
Valle di Fiemme
 
La raccolta del multimateriale avviene, oggi, tramite conferimento nei cassonetti stradali. Ma da gennaio, spiega il direttore di Fiemme Servizi spa Andrea Ventura, si cambia: «Abbiamo circa il 25% di impurità negli imballaggi leggeri, ragion per cui i Comuni della valle hanno deliberato la rimozione dei cassonetti e il passaggio al servizio porta a porta anche per questa frazione e per la carta». Dunque Fiemme Servizi, che già svolge la raccolta a domicilio per vetro, residuo secco e umido, dal 2017 estenderà il servizio a plastica e carta, mediante cassonetti riconducibili agli utenti: «Ciò non comporterà un aumento dei costi, che dovrebbero restare in linea con quelli di oggi, ma ci aiuterà a migliorare la qualità di quanto recuperato. Crediamo che questa sia l’unica soluzione valida per migliorare la raccolta».
 
Valli Giudicarie
 
È la zona dove la percentuale di materiali non conformi è simile a quella riscontrata da Amnu: il 41%. Il multimateriale leggero (escluso il tetrapak, che va con la carta) viene raccolto in isole ecologiche stradali, contenitori seminterrati da 5 mc, cassonetti e campane.
Ma il Servizio Igiene ambientale della Comunità di valle spiega che per rimediare al problema delle impurità si sta pensando a un sistema incentivante per il conferimento degli imballaggi ai Centri raccolta materiale: l’idea è quella di usare la chiavetta già in dotazione agli utenti per lo smaltimento del residuo secco nelle calotte a ciò destinate, per registrare chi porterà ai Crm i contenitori per liquidi (Cpl), che hanno più valore, assegnando poi agli utenti uno sconto finale in bolletta.
 
Rotaliana-Paganella
 
Chi già applica incentivi sono molti Comuni che fanno parte di Asia, l’azienda che si occupa di gestione dei rifiuti da Lavis alla Paganella. In Asia spiegano che il problema delle impurità è comune a chi fa la raccolta stradale: qui si parla del 25-30% di imballaggi non conformi.
«Ma non faremmo mai pagare la raccolta della plastica - spiegano in azienda -: i cittadini fanno già un buon lavoro e bisogna incoraggiarli a fare meglio». Così, già da tempo, nei 26 comuni serviti è stata introdotta la possibilità di incentivare con sconti in bolletta chi si reca con gli imballaggi leggeri ai Crm: in alcuni Comuni l’incentivo va a peso sul conferito, in altri dipende dal numero di conferimenti.
 
Valsugana e Tesino
Già nel 2013 la Comunità di valle si è posta il problema di come migliorare la qualità degli imballaggi leggeri raccolti. E così ha avviato una sperimentazione porta a porta in sette comuni (Novaledo, Roncegno Terme, Ronchi Valsugana, Torcegno, Telve di Sopra, Telve e Carzano) mediante l’utilizzo di contenitori personalizzati, come già avveniva per la raccolta della carta. La sperimentazione ha dato buoni risultati e dal 2017 sarà estesa a tutti i 18 comuni serviti
Ci sarà un aumento della tariffa, per questo ulteriore servizio? «No, anzi - spiega il geometra Voltolini -, noi speriamo che la tariffa venga contenuta grazie al fatto che, smaltire un materiale di migliore qualità, genera un buon ritorno economico che copre in parte i costi».

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