Vietato bere e lavarsi in 11 località Ci sono troppi batteri nell'acqua

A S.Orsola Terme e dintorni nuovi problemi idrici

Nuovi problemi idrici, a Sant'Orsola Terme. Già alla fine di marzo il sindaco Ivano Fontanari aveva emanato un'ordinanza di divieto di uso d'acqua potabile ai Mala e nelle località Mantovani, Stefani e Rossati, a causa della carica batterica «elevata» riscontrata nei vasconi serviti da una sorgente superficiale, soggetta a infiltrazioni nel caso di precipitazioni intense o sciogliemento rapido della neve. Nel giro di pochi giorni, si era tornati alla normalità. Ma ieri Fontanari ha dovuto firmare un'altra ordinanza, che questa volta però riguarda moltissime località. Oltre a Mantovani e Stefani, il divieto «fino all'annullamento del presente provvedimento, ovvero per la durata del periodo di non conformità dei parametri di potabilità e fino al ripristino delle condizioni normali, attestate da nuove analisi, si estende infatti a quasi tutto il territorio comunale: toccate anche Cambroncoi, Morei, Gheghe, Bigher, Predaroneri, Pallaori, Tasini, Donadini e Drazzeri.

La causa stavolta, spiega il sindaco, sarebbe un'altra: ossia il ristagno di acqua in un vascone dell'acquedotto che serve le varie zone, dovuto forse a un calo repentino di consumi. «Gli operai comunali hanno bypassato il vascone, aumentato la carica cloridrica e bonificato la rete interessata: probabilmente, in qualche giorno, tornerà tutto alla normalità». Ma intanto l'acqua va bollita, se si usa per fini alimentari, ed è sconsigliato lavarsi i denti. 

Una casualità, i due episodi in sei mesi, o un sintomo di problemi impiantistici? Fontanari lo esclude: «Impianti e reti sono abbastanza recenti, il problema principale sono le sorgenti superficiali. Vedremo, in futuro, se cercarne altre, più profonde e sicure».

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