Piné riscopre il sentiero E5

Il 9 e 10 aprile convegno medico e marcia non competitiva

di Daniele Ferrari

Salire sulle tre cime più alte della Valle dell’Adige come la Vigolana, il Bondone e la Paganella in un solo giorno (15 ore e 40 minuti), attraversare le sei montagne che circondano Trento (Calisio, Celva, Marzola, Vigolana, Bondone, Paganella), compiendo 7500 metri di dislivello in 23 ore e 15 minuti, e percorrere in 10 giorni gli oltre 600 chilometri del sentiero E5 dal lago di Costanza a Verona. Queste alcune delle «imprese» sportive compiute da Marco Patton, barbiere e maratoneta trentino classe 1956, da sempre attento ai temi della pace, dell’ambiente e della sostenibilità anche come consigliere comunale a Trento (1990-99), e residente ora a Sternigo di Pinè balcone naturale sul lago di Serraia.

Alla vigilia dei suoi 60 anni (che festeggerà giovedì) ed a trent’anni della sua attraversata sul «sentiero europeo E5» (avvenuta dal 6 al 15 luglio 1989) Marco Patton ha deciso di rivivere sull’Altopiano di Pinè questo «anniversario», valorizzando il tratto trentino dell’E5 (che tocca la Val di Fiemme, la Val di Cembra, il Pinetano, il Lagorai ed il Pasubio), promuovendo un turismo intelligente ed ecocompatibile. L’iniziativa si articolerà in un convegno medico previsto sabato 9 aprile al centro congressi «Pinè Mille» e in una marcia non-competitiva dalle 9 di domenica 9 aprile a Bedollo  promossa dall’Apt di Piné-Cembra con le associazioni «Vivi lo sport» e «Bedol en corsa», con il sostegno di Provincia, Regione, comune di Baselga, Bedollo e Segonzano e Museo storico del Trentino.

«È un’occasione per riscoprire questo tragitto europeo, la sua valenza storica e culturale attraverso comunità tedesche, austriache e italiane diverse ma con tratti comuni - spiega Marco Patton - negli ultimi anni in Trentino è stata avviata la riscoperta di questi itinerari storici e naturalistici (come il Sentiero della Pace), proponendo con essi un turismo più attento al territorio, all’ambiente e al benessere legato al camminare nella natura».

Nella due giorni dedicata all’E5 verrà presentato il libro di Silvia Vernaccini con interventi di Mauro Neri, sulle emergenze ambientali e culturali della tratta trentina dell’E5 dal Passo Cisa (Ziss Zattel) al Rifugio Scalorbi, mentre il dottor Paolo Crepaz (nel 1986 fu giornalmente accanto a Patton da Costanza a Verona) sarà il curatore del convegno «Il Sentiero europeo E5: trent’anni dopo. In cammino verso la salute», con l’intervento di medici dello sport e del lavoro, fisiatri internisti, dietologi, ginecologi, agopuntori e naturopati per sondare i vari benefici del movimento. Domenica 10 aprile si terrà la marcia non competitiva con Marco Patton e l’ex campione di ciclismo Gilberto Simoni sul tratto del sentiero E5 che percorre la Valle di Cembra e Piné con partenza (dalle 9 alle 9.30) e arrivo a Centrale di Bedollo, passando per la cascata del Lupo, le piramidi di Segonzano e Quaras, e parte del ricavato devoluto all’Associazione Trentina Fibrosi Cistica.

«È un invito ad affrontare con il passo lento del viandante le strade di montagna, dove le bellezze culturali e ambientali sono vere compagne di viaggio - conclude Patton - Bedollo dovrebbe essere il vero cuore dell’E5, oggi mi considero un "pinaitro d’adozione", desideroso di valorizzare il suo splendido territorio».

comments powered by Disqus