Maria Mattivi compie 111 anni È la «nonna» del Trentino

di Renzo Maria Grosselli

È la nonna del Trentino Maria Mattivi. Oggi (domenica 29) compie 111 anni, essendo nata esattamente dieci anni prima dello scoppio della Grande guerra, cioè nel 1904. Si sposò, giovane, con Fortunato Mattivi, del 1902, e con lui ebbe tre figli di cui Adelia e Luciano vivono ancora con lei.

«Nonostante tutto - dice Luciano nella casa di famiglia a Regnana, il piccolo borgo del Pinetano che conta un centinaio di abitanti - sta bene. Tre anni fa, proprio in questa fase dell’anno, si chiuse in sé, smise di parlare. Anche se molti segnali, occhi e mani soprattutto, dicono che mamma capisce, segue gli avvenimenti, riconosce le persone. Ed è bello averla ancora con noi».
Nel giorno del suo compleanno Maria verrà festeggiata e ci sarà il taglio della torta, preparata da Anna. Lei, ucraina e ottima cuoca, sta con la nonna ed i suoi due figli (Ester è morta pochi anni fa) ormai da tempo. E ogni settimana dai Mattivi passa il dottor Paolo Lazzaro che tiene sotto controllo Maria.

La nonna del Trentino conduce una vita semplice: si sveglia verso le 8 e a mezzogiorno è a tavola con i suoi cari. Poi ritorna nella sua stanza e ritorna in tavola (il suo appetito è assolutamente buono) verso le 19. Se arriva qualche visita Maria «la studia» e se è persona conosciuta ed amica, sorride. La figlia Adelia (che gli ottanta li ha superati da un bel po’): «Mamma mangia di tutto. Oggi polenta, cavoli capucci passati in padella. Certo, varie cose le devi frullare». Maria, naturalmente, preferisce la cucina tradizionale trentina, crauti e luganeghe soprattutto, ma anche canederli e minestra de orzét.
In questa di Regnana, Maria Mattivi sposata Mattivi è sempre vissuta dal tempo del suo matrimonio. Viaggi? Da contarsi sulle dita di una mano. Se ne ricorda uno in Svizzera, a Zurigo, era il 1963, dove andò a visitare la figlia Ester che in quel Paese lavorò per 16 anni.

Il mare? «Lo ha visto una volta - risponde Luciano - dal pullman. Io ero autista dell’Atesina e una volta la portai con noi, la meta fu Assisi, viaggio devozionale. Il mare lei e noi lo vedemmo dal finestrino».
Altre vite, altri tempi, altri personaggi. «Quella notte dormimmo laggiù ma sono certo che anche le notti passate fuori dal suo letto sono state ben poche per la mamma». In verità Maria Mattivi nella sua vita qualche volta è andata a visitare anche una sua figlia (no, meglio, affiliata: perché lei ha cresciuto 18 “affiliati” come fu tradizione secolare per le famiglie di Bedollo e quindi di Regnana). «Era la Rita, sposata in Friuli».

Maria è anziana, la figlia Delia è giovinetta coi suoi 84 anni. Oggi è lei a fare gli onori di casa ad Andrea Fusaro, un artista «selvaggio» che ha fatto il ritratto alla nonna del Trentino. Perché la conosceva. I primi sette anni della sua vita li ha infatti vissuti proprio a Regnana, affiliato anche lui ad una famiglia di qui. «Mi ricordo Maria, erano gli anni Sessanta, con i capelli brizzolati, ed io la pensavo già anziana». Ma cinquant’anni dopo siamo ancora qui a festeggiare il suo compleanno.
Del resto a Regnana, dove l’aria e l’acqua sono ancora buonissime, non sono rari gli anzianissimi: c’è un’altra Mariotta che conta 95 anni e quindi altri tre ultranovantenni.
Nel giorno del suo compleanno in casa Mattivi arriverà il parroco don Giorgio, che celebrerà una messa dedicata alla famiglia e alla nonna del Trentino.

La nonna che ha visto il mare. Ma erano i tempi prima di Internet.

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