Ventidue anni per il parcheggio E non è ancora finito

di Giorgia Cardini

Ventidue anni per realizzare un parcheggio sono davvero tanti. Correva infatti il 1993, quando l'amministrazione comunale di Pergine Valsugana approvava un piano di interventi che prevedeva nella zona del Tegazzo la realizzazione di un parcheggio con 400 posti auto, dei quali 300 interrati. 

Lo ricorda il consigliere provinciale Claudio Cia, ripercorrendo una vicenda che pare infinita in un'interrogazione che punta a capire non solo per quali motivi il parcheggio interrato non sia ancora stato aperto, ma anche quanto sia costato finora e quando realisticamente potrà essere agibile. Domande non inutili, dato che il piano interrato - dove non si lavora da anni - è già preda dei vandali e degli sciacalli. Le domande sono rivolte alla Provincia, responsabile e appaltatrice dell'opera, ma a rispondere al volo è il sindaco di Pergine Roberto Oss Emer : «Non più tardi di un mese fa - spiega - ho scritto in Provincia chiedendo chiarimenti su questo stallo, ma l'unica risposta che ho avuto è che è ancora tutto fermo a causa del fatto che l'impresa costruttrice è in concordato».

Cia ricorda che nel 2007 la gara d'appalto per la realizzazione dell'opera, con un importo a base d'asta di circa 4 milioni di euro, era stata vinta dal Consorzio costruttori Alto Garda spa in associazione con la Moretti spa di Erbusco (Brescia) per poco meno di 3 milioni: del consorzio arcense faceva parte la Azzolini Costruzioni Generali, che poi portò effettivamente avanti i lavori. Ed è proprio la Azzolini ad aver attivato il concordato preventivo nel 2013: ma l'omologa è arrivata a fine 2014 e dunque ora l'impresa dovrebbe riprendere in mano i cantieri rimasti fermi durante la procedura. Ma i vertici della Azzolini hanno anche altri problemi giudiziari, ancora aperti e di tipo penale. Dunque, la situazione dell'azienda resta delicata. E da qui discenderebbe lo stallo. «Per me - dice Oss Emer - la Provincia dovrebbe rescindere il contratto e affidare gli ultimi lavori a qualcun altro. Ma il momento per farlo era due anni fa, quando i ritardi si erano accumulati e il contratto poteva essere sciolto in tutta tranquillità per inadempienza». 

Ora, invece, pare di capire che sia più difficile farlo. Morale, il parcheggio da tre piani interrati resta chiuso nonostante sia pressoché finito, come Cia ha avuto modo di verificare in un sopralluogo: «Le opere murarie sono state completate, le porte sono tutte posizionate, la segnaletica è già completamente realizzata e l'unica mancanza appare quella del wc nei bagni, la cui assenza non può certamente rimandare l'apertura del parcheggio. La struttura è già dotata dell'impianto di illuminazione, i rilevatori antincendio sono ancora riparati dalla plastica protettiva, nei bagni piastrellati è già presente la caldaia per l'acqua calda. Si vuole aspettare che l'incuria e i vandali abbiano il sopravvento sulla struttura?».

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