Campodenno, riapre ad agosto il magnifico Castel Belasi dopo i lunghi lavori

di Guido Smadelli

Ultimi ritocchi in prospettiva dell’apertura ufficiale di Castel Belasi, già annunciata dai programmi dell’Apt anaune: il 10 agosto il maniero aprirà al pubblico, ospitando una mostra intitolata «Contemporaneamente a Castel Belasi», che rimarrà allestita fino al 27 ottobre.

Il maniero, acquistato nel 2000 dal comune, è stato oggetto di un complessivo intervento di restauro, iniziato nel 2002 e costato finora oltre 10 milioni di euro tra acquisto e lavori, non semplici dato che si sono resi necessari il consolidamento del colle su cui lo storico complesso edilizio sorge, nonché quello delle murature che in parte erano cadenti, fino a giungere alla sistemazione delle sale nobili, della cappella, delle altre aree e strutture interne; lavori che ora sono in via di ultimazione e che consentiranno l’apertura perenne dell’edificio, finora utilizzato solo per degli eventi di breve durata.

«L’auspicio è che divenga un punto di attrazione, e che favorisca l’afflusso di visitatori», commenta il sindaco Daniele Biada, evidenziando che il programma degli eventi previsti per il periodo di durata della mostra di cui sopra è in via di definizione, e che sarà presentato nei prossimi giorni.
Nel frattempo, l’amministrazione comunale si è trovata ad affrontare una situazione stagnante, riguardante il restauro di parti del castello. Nel giugno 2017 infatti era stata affidato ad una ditta trentina l’intervento di restauro dei portali, di pavimenti ed altri oggetti lignei; l’impresa aveva portato presso la propria sede i materiali, ma finora non sarebbe stato compiuto nessun lavoro.

«La ditta non ha mai realizzato le opere previste», afferma il sindaco Daniele Biada. «Hanno trasportato i materiali nei propri laboratori, ma non è stato fatto nulla. Da parte della ditta viene affermato che il problema è causato da mancanza di istruzioni, ma di diverso avviso è il direttore dei lavori, l’archeologo Massimiliano d’Ambra».

Di qui la decisione dell’amministrazione comunale di intimare all’impresa la consegna dei materiali lignei storici agli operai comunali che si sono recati presso la sede della stessa, accompagnati dal citato direttore lavori. Contestualmente, la giunta comunale ha disposto «la risoluzione in danno all’appaltatore del contratto d’appalto, con applicazione della penale da ritardo come previsto dai documenti amministrativi»; i lavori saranno pertanto affidati ad altra impresa.

Nel frattempo è stato approvato il progetto esecutivo per la sistemazione della strada d’accesso al castello, intervento che prevede un investimento di oltre 42 mila euro, di cui 31 mila per lavori; la carreggiata sarà ampliata di quasi mezzo metro ed asfaltata, per consentire un più agevole accesso.
«Attualmente Castel Belasi è ancora un cantiere - commenta il sindaco. - Per la data dell’apertura comunque tutto sarà sistemato, solo qualche pavimento ligneo e qualche porta, l’intero complesso sarà pronto, fatta esclusione per la parte rustica, dove comunque manca solamente la pulizia dei muri e poco altro».

A breve, come detto, sarà ufficializzato il programma della mostra e degli eventi previsti nel periodo di apertura, che garantiranno ulteriore attrattività a quel maniero noto fin dall’XI secolo, vent’anni fa cadente, ora pronto a diventare centro di attrazione, che si affaccia, in destra Noce, di fronte al più celebra Castel Thun, eretto sulla sponda opposta.

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