«Il turismo estivo passa dalla seggiovia del Peller»

di Lorena Stablum

Allora fu un progetto industriale troppo innovativo e avveniristico per essere compreso e supportato. Oggi, potrebbe essere un'ulteriore occasione di rilancio e promozione turistica della Val di Sole in chiave estiva. O almeno è la sfida sulla quale è pronto a scommettere il presidente dell'Azienda per il turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi Luciano Rizzi , che lancia l'idea di ripristinare la seggiovia del monte Peller (nella foto, com'era un tempo). 
Un sogno, come lo definisce, che porterebbe alla nascita di una «vera chicca nell'offerta turistica della valle».
Inaugurato il 9 luglio 1950, il piccolo impianto che dalla Borgata di Malé portava, in due tronconi, gli sciatori ai piedi del monte non ebbe, allora, un esito fortunato. Sull'esempio di quanto stava avvenendo al Passo del Tonale, l'ambiziosa iniziativa fu portata avanti, tra il 1930 e il 1940, da Giuseppe Pedrotti, proprietario dell'Hotel Malé e dell'albergo alle Alpi, costituendo la società per azioni Monte Peller che si occupò della realizzazione dell'infrastruttura. L'impresa di lì a poco però fallì, scontrandosi con gli elevati costi di gestione e, soprattutto, contro una certa incomprensione intorno a questo tipo di sviluppo turistico. 
«Oggi invece - spiega il presidente dell'azienda turistica - l'impianto potrebbe essere un importante fattore di crescita per il prodotto estivo legato alle passeggiate in quota e all'escursionismo. Porterebbe sviluppo in tutta la valle oltre che nella parte bassa». 
Il target del progetto è quello del turismo estivo. Non si pensa all'ampliamento del demanio sciabile e non si propone la realizzazione di nuove piste da sci, come ribadisce più di una volta Rizzi: «L'idea - chiarisce infatti - è quella di dare vita a un progetto ecologico e a basso impatto che possa far conoscere e apprezzare una zona bellissima, tra le più belle della valle e del Trentino, con la Val Nana, ma oggi non così frequentata». Una zona che, spiega ancora Rizzi, in questo modo diventerebbe facilmente e velocemente raggiungibile anche dalla Val di Sole. «I turisti sarebbero portati in quota - aggiunge il presidente - alla partenza del sentiero che porta all'alpeggio». 
In pratica, l'impianto di risalita, così come ipotizzato dal presidente che sta già cercando di sondare gli umori, le disponibilità e le diverse opinioni sull'eventuale concretizzazione dell'iniziativa, sarebbe la riproposizione, in veste moderna, di quello dismesso: una seggiovia biposto, a differenza della monoposto di allora, che seguirebbe il percorso d'un tempo, partendo da località Regazzini, a Malé, a quota 740 metri, e arrivando, dopo poco meno di 2 chilometri, alla quota di 1.480 metri sul livello del mare con una pendenza pari a 42% circa.
«Richiederò uno studio di fattibilità per approfondire i diversi aspetti legati al progetto, in particolare a quelli relativi ai costi di gestione - aggiunge ancora il presidente -. Naturalmente, sarà necessario trovare la condivisione della parte politica e degli eventuali partner industriali. Ne ho già accennato in comitato esecutivo e al presidente della Comunità di valle. L'Apt sta lavorando molto per incrementare il flusso turistico estivo, che oggi vede dominare ancora la stagione invernale con il 55% delle presenze registrate lungo l'anno. Senza diminuire i nostri sforzi sull'inverno, ci siamo dati però come obiettivo quello di portare la stagione estiva ai livelli di quella invernale e questo progetto potrebbe aiutare».

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