Predaia, ultimato il foro di 116 metri per alimentare l'acquedotto del paese

La ditta appaltatrice ha completato, per conto del Comune di Predaia, il foro della lunghezza di 116 metri attraverso il quale, dall’ipogeo, verrà pompata l’acqua per alimentare l’acquedotto del paese. L’acquedotto verrà quindi alimentato attraverso un pozzo che si trova nelle gallerie dell’ipogeo, di proprietà della Miniera San Romedio Srl (ex Tassullo).
L’appalto per i lavori di completamento dell’acquedotto di Priò sono stati vinti dalla Seppi Costruzioni Srl, con sede a Ruffrè-Mendola, mentre lo scavo è stato eseguito dalla ditta Geoland Srl, con sede a Bolzano. Il foro realizzato da quest’ultima è stato scavato con una precisione tale da sfociare al centro del cunicolo periferico delle gallerie dove si trova il pozzo.
A seguire il progetto è stato il vicesindaco Lorenzo Rizzardi, che oltre al bilancio gestisce anche i lavori pubblici del Comune.
«In primavera – spiega Rizzardi - contiamo di allacciare il nuovo pozzo all’acquedotto di Priò. Durante l’inverno infatti, saranno completate le ultime strutture necessarie per portare l’acqua nel paese. La parte principale del nuovo acquedotto è stata conclusa l’anno scorso, dopo questi ultimi interventi gli abitanti di Priò avranno un’acqua dalle caratteristiche organolettiche eccellenti».
Il nuovo pozzo garantisce un flusso continuo di acqua e il Comune ha ottenuto dalla Provincia la concessione a derivare 1 litro di acqua al secondo. La sorgente «Santini», attualmente in uso, non verrà dismessa ma rimarrà come fonte di approvvigionamento idrico in caso di emergenze legate alla siccità dei mesi estivi.
L’acqua prelevata dalle gallerie dell’ipogeo, oltre ad avere caratteristiche migliori e una certezza di flusso, è molto più sicura dal momento che la fonte non si trova in superficie e non è esposta ai fattori di rischio.

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