Dimaro, dopo l'emergenza ora si lavora sulle necessità

 Ora che l’emergenza sta pian piano rientrando, si ragiona sui bisogni della comunità. Su quelli materiali, legati alla casa, ai vestiti, e agli oggetti quotidiani, certo. Ma soprattutto su quelli immateriali, che coinvolgono il vissuto, l’esperienza e la sfera emotiva delle persone. 
Se nel primo caso, la macchina della solidarietà si è già mossa con l’organizzazione di diverse serate e incontri per la raccolta fondi (un galà di solidarietà si terrà anche giovedi 29 novembre all’Hotel San Camillo), il Comune di Dimaro Folgarida, in collaborazione con il Servizio socio assistenziale della Comunità della Valle di Sole e con il supporto della sezione locale della Croce Rossa Italiana e il Progetto Giovani della Val di Sole - Appm onlus, nei prossimi giorni farà partire un’indagine di rilevazione e mappatura dei bisogni di quella parte della popolazione che più da vicino è stata toccata dai fenomeni catastrofici di fine ottobre.
Nei prossimi giorni, quindi, l’amministrazione comunale, tramite i volontari e i professionisti, prenderà contatto con quelle famiglie che nella notte del 29 ottobre hanno dovuto abbandonare la propria abitazione a seguito dell’esondazione del rio Rotian e cercherà di raccogliere e individuare le loro necessità ed esigenze per poi strutturare le iniziative d’aiuto e sostegno in modo che le persone evacuate possano riprendere al più presto possibile la propria quotidianità. 
Proprio ieri, la vicesindaca Monica Tomasi e le varie realtà che collaboreranno al progetto, hanno definito la lettera che sarà inviata ai residenti della zona colpita per illustrare l’iniziativa e comunicarne l’avvio. «Si tratta di momento di ascolto e di contatto con i nostri censiti - spiega la vicesindaca -. Saremo noi a contattare telefonicamente le famiglie e l’appuntamento sarà fissato solo se le persone lo riterranno utile e gradito. Dopodiché per gruppi, si effettuerà un visita a domicilio per raccogliere, con un questionario, i diversi bisogni, che possono riguardare banalmente l’aiuto per la compilazione del modulo di rilevazione dei danni o necessità più importanti. Intendiamo concludere la mappatura entro il 15 dicembre. Al di là dei progetti di ricostruzione e di sistemazione, è importante riflettere anche su quanto e successo e cogliere quanto di positivo è emerso durante l’emergenza e continuare ad alimentarlo. L’amministrazione comunale è vicina ai propri censiti e intende aiutarli nel percorso che li riporterà alla normalità». 
Accanto all’indagine, sono già state programmate altre attività come, ad esempio, la promozione di un incontro pubblico dedicato alla popolazione di Dimaro, che si terrà il 7 dicembre (alle 20.30) al teatro comunale, in cui, con l’aiuto di fra Paolo Bertoncello, si lavorerà sul vissuto delle persone evacuate. Ma anche il Progetto Giovani, a breve, farà partire un percorso rivolto alle famiglie del Comune per intensificare le relazioni di comunità: l’iniziativa coinvolge diverse realtà associative (il Gruppo Giovani di Dimaro Folgarida, il Circolo anziani e Pensionati, la Cooperativa sociale Progetto 92, i frati e il Servizio sociale della Comunità) e proporrà momenti d’incontro, laboratori creativi e attività aggregative di vario tipo. 
Intanto il Comune comunica di essere alla ricerca, nel territorio comunale, di appartamenti ammobiliati da prendere in locazione per alloggiare quattro famiglie che continuano a non poter tornare a casa: si cercano 2 appartamenti della grandezza massima di 45 metri quadrati, un appartamento di massimo 70 metri quadrati e uno di massimo 75 metri quadrati. I proprietari, che volessero mettere a disposizione gli alloggi, possono contattare la segreteria.

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