Melinda, rialzo degli stipendi Ma i frutticoltori non ci stanno

Un aumento generale degli stipendi ai dirigenti e ai «quadri» di Melinda, nell’ordine di diverse migliaia di euro annui (si parla di una cifra che varia da 5 a 15 mila euro), sta suscitando molte reazioni negative tra i 4.000 frutticoltori che conferiscono il loro raccolto alle 16 cooperative che costituiscono l’ossatura del mega Consorzio.
La notizia sta correndo da giorni sulla bocca dei contadini e ieri sera è arrivata anche all’ Adige : a raccontare che il Consiglio d’amministrazione (composto dai 16 presidenti delle cooperative socie) «ha deliberato lunedì di aumentare lo stipendio ai suoi alti dirigenti per una cifra che varierebbe da 10 a 15 mila euro annui e lunedì prossimo si riunirà nuovamente per decidere di aumentare anche quello dei quadri, da 5 a 7mila euro l’anno», è un agricoltore che conferisce la propria frutta al Consorzio Ortofrutticolo Terza Sponda di Revò e che si dice «molto arrabbiato» per la decisione.
«Sono almeno tre anni che noi tiriamo la cinghia e non guadagniamo niente, mentre in Melinda si va a premiare che prende già stipendi alti», contesta, raccontando però che in Cda sono stati diversi i presidenti di cooperative socie a manifestare le proprie perplessità sulla decisione presentata dal management guidato dal presidente del Cda Michele Odorizzi .
Uno dei presidenti e consiglieri del Cda presenti alla riunione conferma: «Ci sono state molte perplessità, è chiaro, ma nessun voto contrario, solo un consigliere si è astenuto: è difficile per noi votare contro certe decisioni e questa ci è stata presentata come una revisione quasi automatica e dovuta degli stipendi. Ma il momento è particolare e critico, non si diventa milionari coltivando mele, quindi bisogna cambiare le cose: se i tempi sono cambiati e le remunerazioni per gli agricoltori e i lavoratori del settore non sono più quelle di una volta, con gravi problemi, anche la dirigenza deve sapersi adeguare. E molti hanno chiesto di cambiare sistema».
Un altro presidente conferma le visioni critiche sulle proposte di aumento ma non aggiunge altro: «Lunedì abbiamo un altro Cda, lì vedremo».
Quanto al presidente Michele Odorizzi conferma che del tema si è parlato lunedì e che il prossimo Cda tornerà a occuparsene, ma nega ulteriori spiegazioni e dettagli: «Della politica retributiva si occupa il Consorzio Melinda e i soci delle cooperative dovrebbero venire a chiedere a noi, se hanno dubbi e critiche da esprimere, non rivolgersi alla stampa. Non è corretto e io di certe cose non posso parlare».
Ma i frutticoltori sono scontenti, guadagnano poco, l’anno scorso hanno buttato via gran parte del raccolto e centinaia di stagionali non hanno avuto il lavoro atteso: «Ma l’anno scorso - replica Odorizzi - abbiamo congelato tutti gli stipendi, per via del maltempo, e tutti i dipendenti si sono fatti carico del problema, per la loro parte; quest’anno le cose sono diverse».

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