Tassullo è ripartita con nuovi imprenditori

Da giovedì pomeriggio la Tassullo spa è risorta dalle proprie ceneri.

Da giovedì pomeriggio la Tassullo spa è risorta dalle proprie ceneri. Davanti al notaio è stata infatti siglata la compravendita per la cessione dei rami d’azienda della Tassullo Materiali alla Miniera San Romedio
Senza essere blasfemi, verrebbe da dire che il noto Santo della Valle di Non potrà essere un buon protettore per questa iniziativa. In realtà il nome Miniera San Romedio prende le mosse da un’azienda che operava all’inizio del Novecento dove ora sorge lo stabilimento della Tassullo.
 
Per arrivare alle firme di ieri sono state necessarie tante ore di trattative complesse, iniziate nel 2016. Alla fine l’azienda con più di un secolo di storia alle spalle è stata salvata, ma sopratutto, come hanno detto i nuovi amministratori, un futuro importante da scrivere.
L’azienda nota soprattutto per la produzione di calce idraulica naturale, (oltre ad un centinaio di altri prodotti) un elemento che si trova naturalmente in Valle di Non, e rimane saldamente in mani nonese con un pizzico di Valle di Fiemme, grazie alla presenza di Giulio Misconel, imprenditore edile e presidente provinciale dell’Associazione nazionale costrutturi edili. Isa la finanziaria della Curia è entrata nell’affare mettendo con il supporto tecnico.
Ad aggiudicarsi il pacchetto azionario con una gara pubblica e un'offerta di 5 milioni e 945 mila euro, è stato il gruppo composto da Covi Costruzioni Srl con il 46,15%, Co.Beton srl 15,39%, Isa spa 7,69%, Tassullo Investitori 30,77%, che raggruppa Misconel srl, Elettrica srl di Cesare Cattani, Gruppo Tama spa di Giovanni Coletti, Lamtex srl oltre a due investitori privati Franco Fellin per Stp srl e la Roberto Fondriest.
A questo gruppo di imprenditori sono andati gli stabilimenti di Tassullo e Mollaro, le cave di Pozzelonghe e Bouzen, il 77 per cento del capitale sociale della Tassullo Beton srl, il 70 per cento del capitale sociale della Hd System e il 100 per cento della Ir srl. Nell’atto sono compresi anche i contratti con i dipendenti rimasti nella Tassullo Materiali, i marchi di proprietà di Tassullo spa e il 60% del capitale della Cae.
 
La nuova società è pronta ad investire altri cinque milioni. A partire dalla commercializzazione dei prodotti, ha detto il presidente Matteo Covi, ribadendo che solo la qualità e la serietà possono garantire un futuro. E a proposito di dipendenti, l’aspetto occupazionale è stato significativo. Da quando è iniziata la crisi, l’azienda è «dimagrita» di molte unità rispetto al centinaio di dipendenti che vantava alcuni anni fa. Ora l’impegno dei nuovi proprietari è il mantenimento dei 39 posti di lavoro di cui 1 dirigente, 17 impiegati e 21 operai.
L’operazione ha avuto anche il via libera dei sindacati: Sandra Ferrari, Fillea Cgil, Fabrizio Bignotti, Filca Cisl, Matteo Salvetti, Feneal Uil - che in assemblea hanno approvato l’accordo, condizione necessaria per avere il via libera al passaggio di proprietà. 
 
Il piano Industriale di Miniera San Romedio prevede investimenti nella ricerca e sviluppo di nuovi materiali per l’edilizia sostenibile, il rinnovo degli impianti produttivi, tutto supportato da una leadership tecnologica, flessibilità della struttura, team qualificati e qualità dei prodotti, naturali, fatti con materie prime selezionate e di origine controllata come la calce e la dolomia del Trentino, destinati all’edilizia sostenibile. La nuova proprietà ha dichiarato che, compatibilmente all’andamento aziendale e del mercato, sono previsti investimenti stimati di circa 5 milioni di euro. 
 
Nell’ambito del piano industriale un ruolo importante lo rivestirà anche lo sfruttamento delle nuove gallerie ipogee con l’obiettivo di attrarre nuovi soggetti, oltre a Melinda che ha già acquisito alcuni tratti scavati per stoccare mele. «Costruiamo nuovo territorio - ha detto Matteo Covi - e questo è un valore enorme in una realtà dove è difficile reperirne». 
 
Come primo passo sarà fondamentale rimettere in sesto la rete commerciale dell’azienda messa in ginocchio dalla crisi. E poi si attaccheranno i mercati a partire da quello locale, con la speranza, è stato detto alla presentazione della San Romedio, che il territorio trentino sappia rispondere positivamente.

comments powered by Disqus