«Ribaltone» alla Famiglia cooperativa Val di Non

di Guido Smadelli

In un Palanaunia come sempre gremito, i fuochi d’artificio scoppiano a notte, dopo lo spoglio delle schede votate dai 577 soci presenti (nessuna delega). Abitualmente il voto, nella Famiglia cooperativa Val di Non, era quasi una formalità: stavolta ci sono quattro candidature alternative, e tutte e quattro vengono premiate da una montagna di voti, con esclusione di quattro consiglieri uscenti che si erano riproposti.
Sorpresa anche per il risultato del presidente uscente, Giorgio Turri, alla guida dell’ex Famiglia di Castelfondo dal 1984, e dal 1987 della «Val di Non», nata dalla fusione di 5 cooperative, cui se ne sono successivamente aggiunte altre due: con i suoi 141 voti, Giorgio Turri è il terzultimo degli undici eletti per numero di preferenze.

Il risultato del voto espresso dall’assemblea.

I quattro nuovi candidati entrati nel consiglio di amministrazione sono tutti ai vertici della classifica (qualcuno era stato consigliere in passato); il solo uscente che si avvicina al loro risultato in tema di preferenze è il vicepresidente uscente Tullio Francisci.
Quattro i «collegi» dove erano state presentate due candidature: Dambel, Zona mista (creata per garantire un consigliere in rappresentanza dei punti vendita non sede di ex Famiglie cooperative che hanno aderito alle varie fusioni), Mechel e Fondo. In tutti e quattro i vincenti sono stati i volti nuovi, forse anche grazie ad un accordo di squadra, come portano a pensare le preferenze da loro ottenute. Esclusi di conseguenza i quattro uscenti di tali aree, tutti in cda da anni; e penalizzati dal voto anche il presidente uscente, che comunque a Castelfondo non aveva concorrenza, ed il vicepresidente Luciano Fanti, battuto in «zona mista» da Cornelio Torresani. Ora c’è attesa per la prima riunione del consiglio, in occasione della quale saranno decise le cariche di vertice, e soprattutto la presidenza.

Ecco i nominativi degli undici consiglieri del nuovo cda: Oliviero Ziller 288 (Dambel), Cornelio Torresani 288 (zona mista), Renato Leonardi 286 (Mechel), Paolo Berti 278 (Fondo), Tullio Francisci 234 (Romeno), Francesco Rizzi 173 (Brez), Erich Cappello 167 (Cloz), Lorenza Franzoi 166 (Nanno), Tommaso Bergamo 157 (Cles), Giorgio Turri 141 (Castelfondo), Roberto Menapace 137 (Pavillo).

Candidati votati ma non eletti: Alberto Albertini 143 (Fondo), Luciano Fanti 111 (zona mista), Saverio Giuliani 95 (Dambel), Bruno Borghesi 67 (Mechel).

 

I lavori sono iniziati con la relazione del presidente, aperta con un preambolo sull’andamento dei consumi a livello nazionale, considerazioni sulla maggiore attenzione all’acquisto da parte della clientela, sottolineature per gli investimenti effettuati negli anni, ultimo dei quali l’apertura di un Eurospin a Malé, lo scorso aprile. All’orizzonte ce ne sono di nuovi, nel brevissimo periodo: entro la prossima estate - ha annunciato Turri - il panorama di Eurospin delle valli del Noce sarà completato con l’apertura di un nuovo punto vendita alla diga di Santa Giustina, un discount con superficie di vendita di 600 metri quadrati, che dovrebbe diventare un ulteriore punto di forza della cooperativa. Un secondo «affare» interessa invece Cavareno: il cda ha deciso l’acquisto dei locali in cui aveva aperto i battenti un discount Md, ora chiuso. Un acquisto non finalizzato a nuovi punti vendita (a 100 metri c’è il supermercato della Val di Non, poco lontano, a Sarnonico, un negozio di vicinato ed un Eurospin), ma ad evitare insediamenti di concorrenti (trattativa che richiede una omologa del Tribunale, con ristrutturazione del debito da parte della parte venditrice).

Altre sottolineature del presidente per la situazione geografico-occupazionale: 27 negozi, un Liberty «no food», tre discount Eurospin, 5 supermercati, 18 negozi di vicinato di cui 12 multiservizi (in 17 centri delle valli del Noce la «Famiglia» è il solo negozio esistente) in cui lavorano 91 dipendenti, e si sommano la decina di stagionali in estate. Grazie alle varie attività promozionali, soci e clienti hanno risparmiato nel corso del passato esercizio, chiuso al 30 settembre, 722 mila euro; e c’è stato spazio anche per la solidarietà, (al Banco alimentare e a Trentino solidale quasi 64 mila euro). Con un finale ottimo: bilancio in crescita per fatturato (21,5 milioni, al lordo dell’Iva), e utile di esercizio di 248 mila euro, oltre il doppio rispetto all’annata precedente. Infine, tanti ringraziamenti: ai dipendenti, al direttore Maurizio Ianes, ai consiglieri anziani Tullio Francisci e Francesco Rizzi in carica fin dalla prima fusione, a tutti gli altri componenti, al collegio sindacale, alla Federazione, a Dao e al suo presidente Ivan Odorizzi, come sempre presente, a soci e clienti.

Quindi parola ai tecnici: il presidente del collegio sindacale, Giuseppe Abram, ha presentato una breve relazione, molto positiva, aggiungendosi ai ringraziamenti, con sottolineatura per la presenza del presidente della Federazione, Mauro Fezzi (la prima volta che il «capo» giunge qui, dopo il passaggio della Val di Non a Conad); mentre il revisore Luciano Andrele ha illustrato il bilancio in dettaglio, con evidenza ad un particolare: «tirano» gli Eurospin (Cles da solo totalizza il 18% del fatturato), leggera sofferenza nei centri maggiori (Fondo comunque è secondo, con il 15,75%), che però sono vitali per la sopravvivenza dei piccoli negozi di vicinato. Oltre a numerosi altri particolari, sottolineatura per il patrimonio, oltre i 4 milioni, garanzia di solidità della Cooperativa.

Pochi gli interventi, tutti elogiativi: un saluto dello storico consigliere uscente Adraino Tosolini non ricandidatosi, un grazie da parte dell’ex sindaco di Fondo Bruno Bertol, idem da parte di Ferruccio Marinelli, ex presidente di una delle cooperative che hanno aderito alle fusioni.
Bilancio approvato a pieni voti, ovviamente, come gli altri punti tecnici successivi.
A fine lavori, l’inizio dello spoglio, ed il risultato col botto (accompagnato dall’annunciato passaggio da 20 ad 11 consiglieri), giunto in tarda serata.

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