Onori a Renato Barborini

Con una cerimonia solenne accompagnata dal picchetto d’onore della Polizia di Stato, sono stati resi gli onori a Renato Barborini ucciso in servizio durante un posto di blocco dal bandito Renato Vallanzasca.
I resti del valoroso servitore dello Stato, medaglia d'oro al Valor Civile, sono stati spostati nel cimitero del paese solandro e il nome Renato Barborini inciso sul monumento dei Caduti in guerra accanto a coloro che partirono per le due Guerre mondiali senza più fare ritorno.
Alla cerimonia era presente il fratello Alberto ed altri familiari con il sindaco Lazzaroni in fascia tricolore per sugellare la solennità del commovente saluto, oltre a rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e degli Alpini.
La storia tragica di Renato Barborini rappresenta uno dei capitoli drammatici degli anni Settanta quando la delinquenza e il terrorismo iniziarono ad imperversare soprattutto nelle grandi città del Nord Italia e in particolare Milano e dintorni con la nascita di famigerate bande di assassini come quella di Vallanzasca. Originario di Dimaro, Renato Barborini nacque a San Michele all’Adige il 21 gennaio 1950. Il 6 febbraio 1977, a soli 27 anni, l’appuntato della Polizia di Stato perde la vita assieme al collega Luigi D’Andrea, sotto i colpi di arma da fuoco del pluripregiudicato Renato Vallanzasca.

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