Il lago di Santa Giustina "discarica" dei nonesi Nel bacino artificiale trovati rifiuti di ogni genere

di Chiara Smadelli

Dal lago è saltata fuori una montagna di rifiuti. A parte il legname flottante, anche rottami, pneumatici, casse, tubazioni. Uno specchio dell’umana inciviltà. Merito di vigili del fuoco, pescatori e volontari che domenica si sono riuniti in occasione della nuova edizione della «Giornata ecologica», organizzata dall’Assessorato all’ambiente e alle politiche giovanili della Comunità della Valle di Non e dedicata alla pulizia del lago di Santa Giustina. 
 
Una ventina di membri del corpo dei Vigili del Fuoco di Cles, Taio, Tassullo e Nanno si sono occupati della superficie del lago, mentre una decina di pescatori e qualche volontario (non molti a dire il vero, anche a causa del clima non proprio favorevole) si sono impegnati a ripulire le coste da eventuali oggetti abbandonati. Per rimuovere i rifiuti a galla sono state utilizzate delle apposite reti, in grado di «catturare» tutti gli oggetti in superficie fino a un metro e mezzo di profondità. 
 
«La pulizia del lago è stata un’ottima occasione per provare queste reti, che ci sono state date in prestito dai colleghi di Riva del Garda. Il risultato dell’utilizzo di questa attrezzatura è più che buono» afferma Raffaele Miclet, ispettore distrettuale dei Vigili del Fuoco, che affiancato dall’ex comandante dei pompieri clesiani, Walter Ravanelli, ha trascorso la mattinata a fianco dei volontari. 
Si tratta di un’operazione che viene effettuata ogni anno, in quanto, come aveva affermato l’assessore Gianluca Barbacovi in sede di presentazione, «Ci troviamo troppo spesso a fare i conti con esempi di inciviltà come l’abbandono indiscriminato di rifiuti in diverse aree naturali della nostra valle, tali atteggiamenti vanno affrontati nel tentativo di ridurli con tutti i mezzi possibili, per spazzare via, oltre alla sporcizia, anche l’incuria e l’indifferenza».
 
Quattro passaggi nel lago con le reti trainate dai canotti in dotazione ai vari corpi, ed il bottino finale è stato di oltre venti bilici di trattore colmi di tronchi e rami (tritati con apposita apparecchiatura e smaltiti) e quattro bilici di materiali plastici ed altri rifiuti: bottiglie, palloni da calcio, tubature, contenitori, ruote, di tutto un po’, tanto che sono state pescate anche 5 barche abbandonate. 
 
Nel corso di ogni edizione della Giornata ecologica, la «pesca» riserva sorprese: nel corso degli anni, come raccontano i vigili del fuoco, sono state recuperate carcasse di bovini e suini, lo scheletro di un’automobile (affondata volontariamente dal proprietario, che si era dimenticato di togliere le targhe… rintracciato e multato), l’involucro di una lavatrice che veniva sballottato da una parte all’altra del lago, trascinato dalle correnti, ed era solito depositarsi alla diga al mattino, sulle coste di Revò al pomeriggio.
 
«Le anse del lago erano piene zeppe di rifiuti di ogni tipo», sostiene Marco Gilli, presidente dell’Associazione pescatori Val di Non. Rifiuti che sono stati quasi completamente rimossi, nella parte meridionale del bacino, nel corso della mattinata: alle 8 vigili del fuoco, volontari e pescatori si sono trovati presso il piazzale in località Santa Giustina, ed a mezzogiorno sono terminate le operazioni. In conclusione a questa mattinata all’insegna dell’ecologia, a tutti i partecipanti è stato offerto il pranzo preparato dal Gruppo alpini di Cles, che ha avuto luogo presso la sede clesiana delle penne nere.

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