Profughi di ieri e di oggi

Iinaugurata a Casa da Marta di Coredo «Ombre di guerra e disperazione», una mostra che racconta la guerra di ieri e di oggi.
«Evacuati, instradati, perlustrati, accasermati, come se non avessero una propria volontà, come se non avessero alcun diritto. Come se fossero degli “oggetti da amministrare”». Parole di Alcide Degasperi. È il 12 luglio 1917 e il giovane deputato trentino sta denunciando, davanti al Parlamento di Vienna, la condizione dei profughi trentini e giuliani cacciati dalle loro case dopo l’entrata in guerra dell’Italia nel maggio 1915.
È passato un secolo, ma la realtà descritta da Degasperi non è molto diversa da quella che stanno vivendo oggi milioni di esseri umani. L’esercito dei disperati in fuga da Siria, Iraq, Afghanistan, Somalia, Eritrea, Nigeria e che cerca, in Europa, un luogo dove vivere lontano da guerre, persecuzioni, carestie.
Nei suoi tanti viaggi attorno al mondo da fotoreporter e operatore Rai, Giorgio Salomon (foto a destra) ha incrociato mille volte il cammino delle moltitudini in fuga. E, ogni volta, ne ha fotograficamente preso nota.
Queste immagini sono il nucleo attorno al quale si articola questa mostra, allestita dall’architetto Manuela Baldracchi, con testi di Franco Filippini (a sinistra).
«Ombre di guerra e disperazione» mostra fotografie di oggi e altre di cento anni fa, scattate durante gli anni dell’esilio dei trentini. La mostra sarà aperta fino al 19 novembre dal martedì al venerdì 9-12 e 14-18 sabato e domenica 16-18.30 e 20-22.

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