Dopo la gelata arriva la grandinata Mele, danni ingenti ai raccolti

di Andrea Bergamo

In Val di Non è bastato un quarto d’ora per cancellare ciò che la gelata di aprile aveva risparmiato. La grandine ha colpito duramente il territorio del Mezzalone e della Terza Sponda attorno alla mezzanotte di mercoledì, per poi spostarsi sopra la Predaia dove il maltempo è stato più clemente.

Una stima dei danni causati dai chicchi di ghiaccio sarà effettuata nelle prossime settimane dai periti delle compagnie di assicurazione: al momento non è possibile effettuare stime precise del quantitativo di mele e piccoli frutti danneggiati. Non si parla di semplici ammaccature, ma di veri e propri fori.

Il sindaco di Cagnò Ivan Dalpiaz, di professione agricoltore, parla di «annata da dimenticare». Ma è  complesso indicare l’ammontare del raccolto andato[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"1599841","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"480","style":"float: right;","width":"270"}}]] perso: «Il motivo è che la grandine colpisce solitamente la parte alta delle piante, mentre i frutti che si trovano più in basso sono meno esposti e riescono a salvarsi - spiega Dalpiaz -. In questa zona i meli sono spogli o parzialmente scarichi di frutti proprio nella parte bassa a causa della gelata primaverile che ha “bruciato” i fiori. Le cime erano state risparmiate dalle basse temperature ed ora la grandine ha colpito il 70% delle mele che si erano salvate».

Il 2017 si conferma un annus horribilis per l’agricoltura anaune. La grandine che ha colpito la zona a monte dell’abitato di Cagnò, verso il paese di Revò, era sottile e fitta, tanto da causare numerose piccole «ferite» sulla buccia delle mele: «Ne ho contate anche 8-10» riferisce il primo cittadino. I campi più a valle sono stati interessati invece da chicchi di dimensioni maggiori.



Scuote il capo anche il sindaco di Livo Ferruccio Zanotelli, ex responsabile qualità del consorzio Melinda. L’epicentro della tempesta sembra sia stato proprio tra Livo e Cis: «Nella zona bassa del territorio, in particolare nella frazione di Scanna, scendevano sassate di ghiaccio grosse come ciliegie che si sono accumulate sulle reti antigrandine stese sopra i frutteti». In quest’area la gelata di aprile aveva provocato meno danni che altrove, e nei frutteti stavano crescendo dei bei frutti, per la soddisfazione degli agricoltori. A Livo la pioggia mista a grandine ha prodotto anche qualche danno all’interno dell’abitato: «I tombini intasati non riuscivano a far defluire lo straordinario quantitativo di acqua» racconta Zanotelli.

Infine, nella zona della Predaia la grandine ha causato danni minori nei paesi di Smarano e Coredo. Gli agricoltori del posto parlano di danni contenuti: «anche perché qui il gelo dei mesi scorsi ha fatto piazza pulita quasi ovunque».

Foto mele danneggiate a Cagnò, di Paternoster

Foto maltempo a Piné di Alberto Moser

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