Il sindaco di Denno: «Profughi, dalla Lega idee criminali»

La Lega Nord ha attaccato duramente il Comune, ieri, per aver pubblicato su internet un bando di ricerca di alloggi per profughi. Ma il sindaco Fabrizio Inama non ci sta: «Ci siamo limitati a mettere sul nostro sito l'annuncio di Cinformi, che cerca spazi. L'abbiamo solo pubblicato, perché trovo giusto che tutti ne siano a conoscenza. Ma da questo a dire che il Comune "si trasforma in un vero e proprio affittacamere" è una forzatura che non posso accettare».

Inama spiega che «l'annuncio è qualcosa che ospitiamo. Poi se dobbiamo fare qualcosa concretamente, è giusto che lo facciamo direttamente come Comune, eventualmente mettendo a disposizione i locali del Comune, se necessario e se ce ne saranno le condizioni. Dopodiché né il Comune di Denno né i suoi cittadini hanno bisogno dei consigli della Lega su questo tema: sappiamo scegliere in piena consapevolezza cosa occorre fare» afferma il sindaco. Il primo cittadino ricorda che «Qui in Trentino è la Provincia che se ne occupa, diversamente dal resto d'Italia dove sono i Prefetti a decidere e ordinare. In questo - afferma Inama - la Provincia ha fatto bene, almeno governiamo il fenomeno senza subirlo come in altre realtà. Quando noi parliamo di autonomia, parliamo di responsabilità, elemento fondante dell'autonomia stessa, e chi fa l'amministratore la deve sentire e deve fare la sua parte».

Per Inama «la Pat non è un bancomat, da sfruttare solo per avere soldi: quando c'è un'emergenza tutti coloro che hanno ruoli di responsabilità devono esserne all'altezza. Se al Trentino spetterà lo 0,9 per cento degli immigrati, sappiamo che queste persone arriveranno, ci sono e qualcuno ci deve pensare: urlare e sbraitare non serve a niente e non risolve il fenomeno che è oggettivo e c'è. Nessuno può pensare di risolvere il problema spostandolo sempre nel giardino degli altri». Spiega poi il sindaco: «La Lega tira in ballo poi il fatto che io lavoro alla Comunità di Valle. Ebbene io sono dipendente da 33 anni, non vedo che cosa c'entri. Io spero di essere valutato per le mia capacità, e insinuare che io mi comporto da sindaco come dipendente, è di una bassezza assoluta».

Inama confuta poi la teoria che «si aiutano i profughi e si lasciano i trentini in balia della crisi». Dice: «Io credo che in Trentino nessuno sia lasciato in balìa della povertà, è una fozatura. Ma soprattutto è grave se queste cose vengono dette da persone con un ruolo pubblico e di rappresentanza. È legittimo che abbiano idee diverse e siano critici, ma parlare sempre alla pancia delle persone con banalità da bar sport è un atteggiamento criminale. Già ci sono problemi, se li esasperiamo siamo colpevoli». Inama ricorda che questa politica di grida e terrore viene anche da parlamentari e consiglieri provinciali: «Persone che costano centinaia di migliaia di euro all'anno di indennità, persone che prendono 8 o 9 mila euro al mese: beh, io da questi mi aspetto atteggiamenti più responsabili. È un crimine solleticare gli istinti peggiori e aizzare la guerra fra poveri. Il problema dei migranti è enorme, di proporzioni mondiali e nessuno ha la soluzione in tasca. Ma sperare che il problema ci passi accanto e ce lo risolva qualcun'altro è utopia.... Per questo mi fa tristezza sentire questi discorsi, io penso - conclude Inama - che il Trentino sia molto meglio di come sta venendo fuori dalle dichiarazioni di questo tipo... è un vanto, dobbiamo essere orgogliosi, ognuno faccia la sua parte».

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