Romeno, si scaglia contro il cane a colpi di accetta

di Antonio Longo

Atroce episodio di violenza sugli animali a Romeno, dove venerdì la pazzia umana si è abbattuta contro un cane che guarda caso ha un nome simile al termine «ascia» inglese, «Axel».

L’animale è stato aggredito dal padrone di un altro cane, che era penetrato nella proprietà, e ferito a colpi di accetta mentre si trovava nel cortile di casa sua. L’episodio è finito all’attenzione dei Carabinieri, ai quali il padrone di Axel ha sporto denuncia.

A farne le spese il pastore di razza Beauce, che ha riportato tre profondi tagli alla schiena proprio sulla spina dorsale, ed è stato salvato dopo una lunga e delicata operazione chirurgica veterinaria. Il tutto è accaduto venerdì: Axel era di guardia al suo territorio quando - secondo le dichiarazioni del padrone e di suo padre - un altro cane è entrato nel cortile e lo ha aggredito. Dietro questo cane scappato dal guinzaglio c’era il padrone, che appena visto il suo animale azzuffarsi con Axel, ha afferrato un’accetta e lo ha colpito.

Sul posto è arrivato anche il padre del proprietario di Axel, che ha cercato di disarmare l’uomo, il quale per tutta risposta gli avrebbe gridato: «Stai lontano sennò a te ti taglio le mani!» brandendo l’ascia.

Poi la corsa per cercare di salvare Axel. Quando il cane ferito è arrivato nella clinica veterinaria Zoolife di Mezzolombardo, le sue condizioni erano critiche. Con tutta probabilità, nella migliore delle ipotesi, sarebbe rimasto paralizzato. Grazie al pronto intervento dei dottori, in modo particolare del chirurgo Vincenzo Cinquegrana, dopo una lunga operazione Axel si è salvato.

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«Bastava un millimetro ancora in più e oggi sarebbe morto» ci ha raccontato il dottor Roberto Guadagnini, direttore sanitario della clinica. Axel si è preso tre fendenti. Tutti e tre sulla schiena. Il cane quando ha visto l’uomo con l’accetta in mano ha provato a fuggire, nascondendosi dietro il tronco di un albero. «Così si è salvato - racconta ancora Guadagnini . Perché i colpi sono stati in parte attutiti. Tuttavia il povero Axel è stato preso tre volte sulla schiena e, oltre al tanto sangue perso, il rischio era appunto la frantumazione del midollo».

L’intervento è durato diverse ore. Si sono dovuti ricostruire nervi e muscolatura. «Un’operazione molto delicata il cui risultato fino alla fine è rimasto in dubbio. Axel aveva perso tanto sangue e le sue condizioni cliniche erano pessime». Alla fine, tutto è andato nel verso giusto. Le tre ferite, oggi, sono evidenti ma il cane sta bene e, nonostante la violenza subita, è socievole anche con gli estranei.

Ieri siamo andati in clinica per fotografarlo ed Axel era scodinzolante, guinzaglio tirato, e tanta voglia di giocare. Si è spaventato solo di fronte alla macchina fotografica.
«Io non entro nel merito del perché e del percome questa cosa sia potuta avvenire - dichiara il veterinario Guadagnini - saranno le autorità competenti a fare chiarezza e a determinare le pene. Quello che trovo assurdo è come un uomo posso arrivare a tanta violenza. Quel cane poteva essere in compagnia del padrone, di un bambino. L’aggressore avrebbe colpito anche una persona? Perché se si litiga con una persona, si arriva a colpire a morte un altro essere vivente? Axel meritava tutto questo? Non credo».
È l’irrazionalità dell’azione umana che lascia senza fiato. Spesso si legge di cani che aggrediscono le persone. Ma dietro un morso, anche mortale, c’è sempre una reazione «animale», che può essere spiegata, interpretata. Nell’uomo, invece, dietro un gesto folle non è detto che ci sia una spiegazione.
Axel, fra qualche giorno, sarà dimesso. Tornerà dai suoi padroni a Romeno.

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