Cles, la pescheria Goio rapinata ieri pomeriggio Un giovane ha puntato un coltello alla gola della commessa

di Guido Smadelli

Rapina con il coltello alla pescheria Goio di Cles. Il bandito, un ragazzo giovane e che parlava perfettamente italiano, è entrato nel negozio poco dopo le 17 di ieri e ha iniziato a chiedere il prezzo dei pesci.

Ma al momento di pagare il rapinatore ha estratto un coltello e l'ha puntato alla gola della commessa, rimasta leggermente ferita a due dita della mano. La commessa poi è uscita in strada per lanciare l’allarme: ma il giovedì pomeriggio il centro di Cles è semideserto, molti negozi sono chiusi, ed il forte vento gelido non invitava certo ad una passeggiata.

Insomma, non c’era nessuno, neanche una vettura di passaggio. Quindi vien chiamato il titolare, che telefona ai carabinieri e poi fa un giro per le strade del centro, alla ricerca del rapinatore, ben descritto dalla ragazza. Invano. Arrivano i carabinieri della Compagnia di Cles, iniziano le indagini, ma nell’immediato il giovane non viene rintracciato.

La pescheria lavora da decenni, e mai si è verificata una cosa simile. È nata nel 1963, fondata da Giuseppe Goio, padre dell'attuale titolare Paolo, che per anni l’ha portata avanti, fino a pochi anni fa.

«Il bottino? Non possiamo quantificarlo con esattezza, ma credo possa essere una cifra compresa tra i 200 e i 400 euro», spiega Paolo Goio.

Dettagli e testimonianze nel giornale in edicola.

 

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