Gli esperti della Provincia: il lupo è ritornato impariamo la convivenza

Gli esperti della Provincia invitano i cittadini a non avere paura di questi animali

di Guido Smadelli

Un lupo spunta dal bosco, azzanna una coscia di capriolo probabilmente predato, con tutta calma scompare tra gli alberi con il suo spuntino. Sono le immagini riprese circa un mese fa sul territorio di Cavareno, dove la sortita notturna del predatore è stata immortalata da una videotrappola, materiale all'archivio del Servizio foreste e fauna della Provincia dal custode forestale Giuseppe Zini , che aveva «firmato» il video. 

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Proprio a seguito di questa «apparizione», nell'area di Cavareno di lupi non se ne vedevano sicuramente da tempo, viene promosso venerdì un incontro informativo dal titolo sintetico: «Il lupo è ritornato». Nella sala della cassa rurale i relatori saranno Claudio Groff e Marcello Scutari della Provincia, Alessandro Brugnoli dll'Act, Natalia Bragalanti del Muse; nonostante i timori dei residenti, che vedono il predatore come una minaccia, sarà sottolineato come il lupo non costituisca un pericolo, per l'uomo: predatore sì, ma predilige prede più appetibili e innocue. 

Non è un caso che al Muse sia allestita una mostra intitolata «Tempo di lupi - La storia di un ritorno»; era il curatore dell'esposizione, Osvaldo Negra , presidente nel 2010 del Wwf regionale, ad affermare che di questi tempi «è più il lupo che deve aver paura dell'uomo, che viceversa», aggiungendo che un'aggressione del lupo all'uomo non si verifica almeno da un paio di secoli, e che il temuto canide, «predatore opportunista», è più attratto da animali al pascolo. Cosa che certo non tranquillizza gli allevatori, spesso colpiti dalle insursioni dell'orso che sbrana qualche capo, o ne provoca la morte spaventando il gregge o la mandria. 

«Una certa preoccupazione ci può stare, ma la presenza dei grandi carnivori non possono mettere in crisi un'economia», sosteneva Claudio Groff, del Servizio foreste e fauna della Provincia, uno dei relatori all'incontro di venerdì 6 marzo. Nella stessa occasione lo zoologo Paolo Pedrini auspicava soluzioni per garantire convivenza tra attività umane e lupo. 

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