Lo humor noneso nelle vignette che spopolano su Facebook

Le «Vignette nonese» spopolano su Facebook. Colorate e divertenti, portano la «J» come elemento distintivo e firma dell'autore che per il momento preferisce non esporsi. Il gruppo nato sul social network lo scorso 23 gennaio, sta arrivando a 2.000 «mi piace». E gli apprezzamenti ai disegnini stilizzati non arrivano soltanto dalla valle delle mele. Ci sono giochi di parole improntati su immagini e allusioni, mentre nei fumetti il protagonista è un agricoltore che sembra non avere confidenza col rasoio e porta sul capo l'inseparabile cappellaccioGuarda le vignette

di Andrea Bergamo

Le «Vignette nonese» spopolano su Facebook. Colorate e divertenti, portano la «J» come elemento distintivo e firma dell'autore che per il momento preferisce non esporsi. Il gruppo nato sul social network lo scorso 23 gennaio, sta arrivando a 2.000 «mi piace». E gli apprezzamenti ai disegnini stilizzati non arrivano soltanto dalla valle delle mele. Ci sono giochi di parole improntati su immagini e allusioni, mentre nei fumetti il protagonista è un agricoltore che sembra non avere confidenza col rasoio e porta sul capo l'inseparabile cappellaccio. Lo humor emerge dalle battute in dialetto noneso (pardon, lingua ladina anaune). Così, il frutticoltore rimproverato per il «baccano» prodotto dal suono sguaiato della tromba commenta: «Magiari, giai sol doi ettari (magari, ho solo due ettari di terreno,  ndr )» considerando il riferimento alla propria attività lavorativa. Con «bacan», infatti, nella parlata nonesa si intende il grande produttore di mele.
Il personaggio principale delle vignette è preso in giro anche per la sua ingenuità, quanto tenta di inserire il «pin» nel cellulare o registrare le macchine agricole al «Pra». Il lettore può immaginare i «qui pro quo» che queste situazioni possono produrre... Per una sana risata in salsa anaune.

 

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