Lavis, il gioiello ritrovato Riapre il Giardino dei Ciucioi

di Pietro Gottardi

Dopo 21 anni di lavori e circa due milioni e mezzo di euro spesi per le opere di restauro, il Giardino Bortolotti detto dei Ciuciòi è pronto a farsi scoprire. Eccezion fatta per qualche ormai ex discolo lavisano doc che in gioventù trascorse più di un pomeriggio in ardite esplorazioni fra i ruderi di questa misteriosa ed affascinante struttura, per tutti gli altri il giorno il 22 settembre, data fissata per l’inaugurazione (ma gli eventi culturali ospitati nella parte bassa dei giardini inizieranno sabato 13) visitare i Ciuciòi sarà una prima assoluta.

E questo nonostante il giardino-castello ideato e realizzato da Tommaso Andrea Bortolotti si affacci maestoso sul torrente Avisio, nella parte più a est di Lavis, dal lontano 1860. I primi desiderosi di visitare finalmente questa insolita facciata di castello sui cui terrazzamenti Bortolotti - personaggio misterioso di cui non esistono né foto né ritratti, uomo elegante e amante del bello, dall’intelligenza fervida e poliedrica che fu pure sindaco di Lavis – realizzò il sogno di coltivarvi limoni ed arance, sono proprio I suoi compaesani di oggi.
«C’è fermento in paese, la gente, le associazioni, gli operatori commerciali hanno colto l’importanza di ciò che può iniziare con l’apertura al pubblico del giardino – ha detto ieri pomeriggio il sindaco Andrea Brugnara, in sede di presentazione dell’evento -. Quando Bortolotti decise di investire tutto il suo patrimonio (circa 60 mila fiorini) nella costruzione di quest’opera, non venne capito dai suoi concittadini di allora, che la giudicarono una follia. Follia che oggi viene rivalutata al rango di grande opportunità per fare di Lavis un polo attrattivo nell’offerta culturale del Trentino».

Acquistato come rudere dal Comune nel 1998 per circa 160 milioni di lire, il Giardino Bortolotti detto dei Ciuciòi fin da allora è stato oggetto di lavori, in questa prima fase con il robusto sostegno della Soprintendenza provinciale. «Va dato atto a tutte le Amministrazioni succedutesi alla guida del paese di aver sempre visto nei Ciuciòi un’occasione da valorizzare – ha aggiunto il vicesindaco Luca Paolazzi. Alla nostra, probabilmente, va ascritto l’ulteriore merito di aver osato qualcosa in più nel momento in cui vi è stato da decidere dove allocare dei fondi. E’ stata una scelta coraggiosa, come sempre accade quando si investe in cultura, ma l’abbiamo presa anche per dare un senso compiuto a quanto già era stato speso in passato e certi di offrire alle generazioni future uno strumento di cui potersi servire per migliorare il paese di Lavis».

A dare spinta al progetto con la loro dedizione alla causa ed il loro entusiasmo, sono stati in primis I consiglieri comunali con deleghe specifiche ai Ciuciòi, Daniele Donati e Renzo “Cic” Marcon, depositari assieme agli architetti Claudio e Cesare Micheletti (autori dei restauri) di tutti I mille segreti e misteri di questo giardino-castello, dove gli stili si mischiano fra loro, come i richiami – piuttosto espliciti per gli adepti nella numerologia e negli stilemi – alla Massoneria.

Quello che verrà inaugurato il 22 settembre, in realtà, è ancora un contenitore vuoto, «nel senso – ha spiegato l’assessora alla cultura Caterina Pasolli – che il taglio del nastro è solo l’inizio di un cammino di valorizzazione che il Comune percorrerà con l’Ecomuseo dell’Argentario e con il Coordinamento Teatrale Trentino, alleati strategici che aggiungeranno una location prestigiosa alla loro offerta turistico-culturale».

A confermarlo è stata la presidente del Coordinamento, Loreta Failoni, rimasta letteralmente ammaliata dal fascino del Giardino: «Una meravigliosa follia – l’ha definito - un posto che trasuda bellezza destinato ad un felice connubio con le nostre proposte».
Che sono già in cartellone e si apriranno venerdì13 settembre con il concerto tributo ai Pink Floyd dei Like Floyd per poi proseguire sabato 14 con la rappresentazione di Madama Butterfly, una serata di osservazione delle stelle venerdì 20 settembre ed il concerto del Coro della Sosat il 21 settembre.

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