Zambana, ultimo consiglio comunale e festa prima di diventare Terre d'Adige

 L’ultimo consiglio comunale. No, non dell’anno, ma di una storia lunga decenni. 
Quella di Zambana, una storia pronta a chiudersi nella serata di San Silvestro quando nascerà ufficialmente il nuovo Comune di Terre d’Adige dopo la fusione con Nave San Rocco. 
Un addio al comune della Torre festeggiato nel corso dell’ultimo consiglio comunale. In una serata poco politica e piena di amarcord, di ricordi, di certezze relative a ieri e di speranze per il futuro. 
Perché questa fusione è stata cercata e voluta, perché l’intera comunità non aspetta altro che celebrare l’ultimo capodanno di Zambana ed il 1 gennaio di sempre di Terre d’Adige. 
«Questa è una giornata storica - ha detto dal palco del teatro di Zambana il sindaco Renato Tasin - il percorso della fusione l’abbiamo portato avanti tutti insieme con gli amici di Nave. I lavori, le strade, le opere... sono cose che si devono fare e che ogni amministrazione fa, mentre invece il nostro è stato un percorso di comunità. Qui abbiamo sempre condiviso tutto, questo passaggio storico è stato condiviso con la popolazione ed ora la priorità sarà quella di costruire una comunità unica ed unita».
La serata, condotta da Andrea Zanetti consigliere comunale di Lavis, ha visto dopo l’ultima seduta del consiglio comunale salire sul palco cinque ex sindaci e due parroci che si sono alternati nella parrocchia di Zambana. Mentre i 18enni, i ragazzi classe 2000, hanno ricevuto l’in bocca al lupo dell’amministrazione visto che «toccherà a loro essere fra i protagonisti del nuovo Comune». 
Sul palco don Ruggero e don Marco, assenti padre Tiziano e don Mario, sono stati insigniti di una targa ricordo prima di concedersi ai propri ricordi.
La stessa cosa hanno fatto Piergiorgio Chini, Michele Moser, Fabio Bonadiman, Mario Scudiero e Diego Filippozzi, i cinque ex sindaci insigniti anch’essi di una targa ricordo. Ai quali è toccato ricordare diversi decenni della vita di Zambana e della sua crescita.
Dai tempi in cui divenne Comune, staccandosi da Nave e Fai della Paganella, passando poi attraverso i momenti di vita grandi e piccoli di questa comunità. Fatti come la costruzione proprio dell’auditorium, le scene di vita quotidiana che hanno portato Zambana ad essere quello che è oggi.
«Questo è un momento storico - hanno raccontato dal palco - sapere di mettere tutto il proprio impegno a favore dei propri cittadini è una cosa che dà una soddisfazione enorme. La nostra comunità dovrà riuscire a saper cogliere questo momento ed ai ragazzi giovani diciamo che vale sempre la pena sperimentarsi nell’impegno sociale a favore della propria comunità».
Accanto alla premiazione di ex sindaci e parroci, un momento è stato rivolto anche alle associazioni della borgata. Una targa di ringraziamento per le attività svolte è andata a Vigili del Fuoco volontari, Calcio Zambana, Centro don Bosco, banda sociale, filodrammatica Zambana, circolo bocce, Gruppo Fotografico Paganella, comitato asparagi Deco, circolo ricreativo pensionati e anziani, Fc Adige, associazione cacciatori, Dart Club Freccette, Gc Zambana, Sci Club Zambana, associazione di volontariato Mana, Ana Zambana, Sat, club primavera alcolisti anonimi, Zamba Samba, soccorso alpino e Pro Loco Zambana.
Per buona parte di loro adesso si apriranno mesi di discussione se proseguire da soli, come faranno almeno in questa prima fase le due Pro Loco pur collaborando, oppure se fondersi in realtà uniche. In queste ore la Provincia dovrebbe ufficializzare il nome del commissario che si insedierà il 1 gennnaio, traghettando il Comune alle sue prime elezioni che dovrebbero tenersi nel mese di maggio. Intanto la comunità di Zambana si prepara all’ultimo giorno da «zambanoti», festeggiando un Capodanno in grande stile con tanto di fuochi d’artificio.

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