Incendiata una legnaia Ancora fiamme a Fai

Ancora fiamme a Fai della Paganella e quasi sicuramente ancora fiamme di origine dolosa. Il danno non è ingente, ma la ferita ancora aperta per l’incendio che nell’aprile di quest’anno ha distrutto l’agriturismo in costruzione di Paolo Perlot, rende il gesto ancora più inquietante e doloroso per gli abitanti della zona.

L’allarme è stato dato verso le 3 di notte dell’altra sera, quando i residenti di via ai Dossi, la stradina laterale che dalla chiesa scende verso sinistra e porta verso la campagna, hanno visto del fumo prima e delle fiamme poi elevarsi da una legnaia.
Sul posto si sono subito portati i vigili del fuoco del paese che hanno limitato i danni. Accanto alla catasta di legno bruciata ve ne erano altre che non sono state interessate, come non hanno ha avuto danni la casa adiacente che dista una ventina di metri e la vettura parcheggiata vicino. «Abbiamo lavorato per circa un’ora e mezza - spiega il comandante dei vigili del fuoco del paese, Cesare Martinatti - e ora sono in corso accertamenti da parte dei Permanenti di Trento. Temporali comunque l’altra notte in zona non ce ne sono stati e non vi sono cavi elettrici che possano far pensare ad un corto circuito». L’ipotesi più accreditata, dunque, è quella dell’atto doloso e a preoccupare è anche che il fatto sia accaduto a poche centinaia di metri dal precedente incendio all’agritur.

Il sindaco Gabriele Tonidandel, che nel cuore della notte si è recato sul luogo dell’incendio, si dice turbato e dispiaciuto.
«C’è un turbamento diffuso in tutti gli abitanti di Fai perché c’è il timore che ci sia in giro una persona potenzialmente pericolosa. Questa volta il danno è limitato, ma il gesto avrebbe potuto avere conseguenze gravi perché vicino ci sono case e c’era una vettura parcheggiata. Sono arrivati i vigili del fuoco da Trento e la speranza è che possano aver raccolto indizi tali da riuscire ad individuare l’autore».

In zona, trattandosi di un’area al limitare delle campagne e dei prati, non ci sono telecamere. «Però ci sono all’ingresso del paese e in qualche isola ecologica. Analizzeremo le immagini e vedremo».
Intanto sono ancora aperte le indagini sul fronte dell’incendio all’agritur di Paolo Perlot.

«C’è la massima riservatezza su questo punto - aggiunge il sindaco - ma noi continuiamo a cerchiamo di aiutare famiglia. Ci sono state tante iniziative nel corso dell’estate e la speranza è che si possa concretamente riuscire a dare un aiuto per completare l’opera. Al di là dell’episodio, sarebbe comunque una struttura positiva per il territorio». I danni erano stati ingentissimi e la cifra attualmente raccolta lontana da quella necessaria per ripartire. «L’adesione alla raccolta di fondi è stata comunque buona. La campagna terminerà a fine mese e a quel punto tireremo le somme. Al momento resa la preoccupazione e il grande dispiacere anche per quest’ultimo episodio».

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