Il «forno di comunità» ce la fa

di Denise Rocca

Ce l’hanno fatta i tre volontari della Pro loco di Calavino: Marco Pizzedaz, Riccardo Lunelli e Gianclaudio Santoni hanno raccolto i 4mila euro stabiliti come traguardo nella raccolta fondi online avviata per la costruzione di un forno di comunità a Calavino. L’idea è che un forno comunitario serva a molto più che cuocere pane e pizze, ma possa diventare invece oggi, in un mondo contemporaneo dove tutti hanno un forno in casa, un fulcro di socialità e scambio generazionale. Aspettando il pane che lievita e cuoce, si crea un momento di scambio, di chiacchiere e confidenze con persone anche al di fuori della propria cerchia di amici e famigliari. Si mettono le radici per fare di un agglomerato di persone che vivono nello stesso angolo di Trentino anche una comunità.

Da questo concetto, l’idea di costruire un forno nel parco Nadac: sarà gestito dai volontari della Pro Loco ma sarà aperto a chiunque vorrà usufruirne per feste o momenti collettivi. «Siamo davvero felici - commenta il presidente della Pro loco Enrico Faes - sicuramente per la raccolta fondi andata a buon fine, per l’impegno profuso dai giovani volontari ma soprattutto perché, con questo progetto, abbiamo raccolto la volontà diffusa nella comunità di Calavino di abbracciare un progetto inclusivo che speriamo possa far raccogliere tante persone in momenti di aggregazione e di socializzazione.
Vorrei ringraziare davvero di cuore tutte le persone che hanno creduto nel progetto, sia privati cittadini che anche aziende, ed in modo particolare coloro che, dietro le quinte, hanno contribuito al successo dell’iniziativa».

Ora che la raccolta fondi online ha funzionato, le cose per la Pro loco sono in discesa: i volontari potranno infatti contare su un altro cospicuo contributo, quello di Fondazione Caritro, che raddoppierà i fondi raccolti con ulteriori 4mila euro all’interno del progetto «Vetrina delle Idee».

Saranno i volontari della Pro loco a cimentarsi con la costruzione vera e propria del forno, aiutati dall’amministrazione di Madruzzo, e l’obiettivo è avere il manufatto funzionante per l’estate 2018, quando già una serie di eventi e proposte sono state avanzate pensando al forno di comunità.

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