In Paganella arriva il «Volo dell'Aquila»

di Mariano Marinolli

La giunta del Comune di Vallelaghi, ha autorizzato i lavori per la realizzazione della variante al «Sentiero - Ferrata delle aquile», consigliata agli escursionisti più esperti.

Si tratta di un percorso piuttosto impegnativo, sempre attrezzato e messo in sicurezza all’uscita del ponte tibetano, con uno strapiombo sulla valle dell’Adige.Invece di girare a sinistra per raggiungere la statua dell’aquila posta alla fine del sentiero, si potrà svoltare anche a destra percorrendo un tratto di 120 metri, con un dislivello di circa 75 metri. Proprio per le sue caratteristiche che costringono l’escursionista a un’esposizione nel vuoto, la variante si chiamerà «Il volo dell’aquila» ed è stata tracciata, come tutto il «Sentiero delle aquile», da Franco Gionco, il noto alpinista di Fai della Paganella.

La realizzazione della variante inizia proprio ora, approfittando della chiusura degli impianti di risalita avvenuta domenica scorsa. Essa prevede la messa in sicurezza con disgaggio accurato di tutto il tratto di parete interessata; la predisposizione dei sistemi e ancoraggi di sicurezza per le calate dalle zone sommitali; lo studio del posizionamento delle attrezzature di ancoraggio e dei cavi metallici adatti a risalire con tutta sicurezza la parete; verranno inseriti anche due tratti aerei realizzati a mano con cavi metallici, tipo scalette elicoidali oscillanti, per rendere possibile il superamento dei due settori strapiombanti rispettivamente di circa 15 e 10 metri.

Queste strutture, con le loro oscillazioni, renderanno ancora più emozionante la risalita poiché l’escursionista proverà una sensazione simile al volo d’aquila: da qui, il nome della variante. Il suo costo è di circa 30.000 euro e sarà interamente sostenuto dalla società Paganella 2001 spa, che aveva già finanziato, con altri 130.000 euro, la realizzazione dell’intero sentiero.

Il nuovo tracciato sarà agibile già nella prossima estate e proprio per consentire la massima celerità ai lavori, gli impianti di risalita che portano sulla cima della Paganella, da dove parte la ferrata, resteranno chiusi nel periodo pasquale.

Sabato 29 aprile riaprirà la seggiovia di Fai che raggiunge il rifugio Meriz; da lì si potrà proseguire a piedi fino al sentiero di accesso alla ferrata. Fra l’altro, il 29 aprile sarà riaperta anche la vertiginosa discesa per i ciclisti amanti del Downhill; la festa del 2 giugno, ma solo per il fine settimana, torneranno a funzionare anche la telecabina di Andalo e la seggiovia che porta fin sulla cima della Paganella e gli appassionati delle ferrate potranno forse già provare, se i lavori saranno ultimati nei tempi previsti, la variante del «Volo dell’aquila». Da venerdì 9 giugno e fino al 24 settembre gli impianti rimarranno aperti tutti i giorni, non solo per gli escursionisti del «Sentiero delle aquile», ma anche per i bikers che vorranno misurarsi sui tracciati del «Paganella Dolomiti Bike». Dopo il 24 settembre l’apertura degli impianti avverrà nuovamente solo nei fine settimana, fino al giorno di chiusura fissato per domenica 8 ottobre.

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