Val di Cembra, CicloAvvia il progetto si presenta

La CicloAvvia della Val di Cembra si è messa in cammino. Lo ha fatto alla Casa del Porfido di Albiano, dove si è svolto il primo di cinque incontri pubblici in calendario da qui a fine marzo (il 7 marzo a Segonzano, il 14 a Molina di Fiemme, il 21 marzo ad Altavalle e il 28 a Verla di Giovo) per presentare alla popolazione l’ambizioso progetto.
 
Con il presidente della Comunità della Val di Cembra Simone Santuari, ad illustrare l’impianto di un’opera che prevede nel giro di 5 anni la realizzazione di collegamenti ciclabili per 15 milioni di euro, sono stati i giovani professionisti valligiani riuniti nel team che da circa un anno sta lavorando all’idea.
 
«Progetto ambizioso, bello e condivisibile, che va nel verso di creare un’identità di valle che ancora manca e che dovrà cercare di risolvere alcune priorità di sicurezza, come può essere il collegamento ciclo-pedonale tra Albiano e Lases» ha commentato Erna Pisetta, sindaca del paese che ha ospitato la serata. Del suo vice Giuliano Ravanelli, a chiusura dell’incontro, invece l’augurio più pragmatico «di non fermarsi ad uno studio di fattibilità (ce ne sono fin troppi...) ma di trasformarlo in qualcosa di concreto».
 
Un augurio che suona anche come monito per una realtà come quella della Val di Cembra, che nel recente passato non ha saputo far fruttare compiutamente quanto seminato dalla Provincia con i soldi pubblici dei patti territoriali. L’occasione per rifarsi «e cercare di completare quell’esperienza colmando lacune effettivamente rimaste» ha convenuto Santuari, si presenta sotto forma di «sovracanoni», ossia gli indennizzi per la realizzazione e l’utilizzo del bacino artificiale di Stramentizzo, dovuti anche retroattivamente da SF Energy (partecipata di Dolomiti Energia) ai comuni sull’asta dell’Avisio, da Predazzo fino a Lavis e Trento.
 
Sarà questa la «cassa» principale (non l’unica, perché si spera che anche i privati facciano la loro parte) a cui attingere le risorse per realizzare la CicloAvvia. «Trovato l’accordo fra i comuni della Val di Cembra in seno alla Comunità di Valle - ha spiegato il presidente Santuari - abbiamo coinvolto nel progetto anche Molina di Fiemme e Capriana».
 
Un’estensione che trova la sua ragion d’essere nella volontà di collegare la CicloAvvia alla ciclabile della val di Fiemme, ma anche di poter contare su parte dei sovracanoni spettanti proprio a Molina e Capriana che sono i più ricchi di tutti. 
 
Ancora da definire sembrano invece i rapporti con due delle principali porte d’accesso alla futura CicloAvvia, ossia i comuni di Lavis e Trento. «Sono al corrente di ciò che vogliamo fare - ha detto Santuari -. Lavis attraverso il vicesindaco Paolazzi ci ha chiesto di avere il progetto e lo stanno studiando. Rispetto a Trento, invece, ne ho accennato all’assessore Italo Gilmozzi».

comments powered by Disqus