Mezzolombardo sperimenta il liceo che dura solo 4 anni

di Antonio Longo

Un nuovo indirizzo per l’Istituto Martini di Mezzolombardo: Liceo scientifico opzione delle scienze applicate in 4 anni.

Sarà Mezzolombardo ad avere l’onere e l’onore di sperimentare il nuovo percorso di studi che accorcia di un anno la conclusione del liceo.

La notizia è stata ufficializzata al dirigente del Martini da parte della Giunta provinciale.

Il presidente Ugo Rossi (assessore anche all’istruzione) aveva annunciato nei giorni scorsi la novità a margine di un incontro con la ministra dell’istruzione Stefania Giannini, avvenuto a Trento. In quell’occasione Rossi era stato prudente annuciando che la sperimentazione avrebbe riguardato n una classe di un liceo scientifico «poi vediamo come va per capire come è possibile ampliare» aveva detto. Peraltro, il recente decreto del Ministero ha autorizzato una sessantina di sperimentazioni in Italia. Ecco dunque scelto il liceo scientifico Martini di Mezzolombardo.

Caratteristiche del nuovo percorso sono la valorizzazione della didattica laboratoriale, un modo innovativo di «fare scuola» anche attraverso la formazione a distanza (Fad) e le nuove tecnologie, l’alternanza scuola-lavoro con progetti internazionali di eccellenza e il Clil (l’apprendimento in lingua straniera della materia) sin dal primo anno.

Il percorso mantiene le caratteristiche fondanti di una formazione scientifica, ovvero il consistente bagaglio finale di competenze e conoscenze in matematica, informatica, fisica, biologia e chimica. L’indirizzo è pensato per uno studente ugualmente versato nelle discipline scientifiche e nelle lingue.

Ogni ragazzo sarà valorizzato nella sfera dell’autonomia e della responsabilità, ma anche nell’organizzazione dello studio e dell’impegno. Al centro pratiche didattiche quali la flipped classsrom (la classe capovolta), il cooperative learning, il debate, il problem posing and solving; prassi nelle quali il tempo «perso» è riguadagnato, potenziato in termini di competenze trasversali e di rinuncia alla pretesa di universalismo enciclopedico.

Non si tratta solo di «guadagnare» un anno ma anche di sperimentare un percorso che valorizzi «l’imprenditività» degli studenti. Al termine del percorso lo studente può proseguire gli studi in tutte le facoltà universitarie o frequentare i corsi post-diploma.

La notizia del liceo in quattro anni non è comunque nuova. Ne aveva parlato l’ex ministra dell’istruzione Maria Chiara Carrozza aprendo nel 2013 la porta a due sperimentazioni in due istituti privati, il Collegio San Carlo di Milano e il liceo Carli di Brescia. Studenti apripista di una generazione che a 17 anni siederanno già sui banchi dell’università come già accade in tutta Europa.

La sperimentazione è poi stata estesa ed oggi coinvolge undici scuole, sei pubbliche e cinque private.

Tutto era stato bloccato da un ricorso della Cgil, accolto dal Tar del Lazio, ma il Consiglio di Stato aveva poi ribaltato la pronuncia su appello dell’Avvocatura di Stato dando il via libera al progetto.

comments powered by Disqus