Lavis, via ai lavori per interrare la ferrovia

Consegna martedì alla Carron spa: due anni di tempo

L’appuntamento è alla Cantina sociale di Lavis alle 11 di martedì prossimo. Il brindisi si rende necessario per la consegna dei lavori «di recupero dell’abitato di Lavis tramite l’abbattimento in trincea della Ferrovia Trento Malè dal km 7,492 al km 8,196 e spostamento della stazione ferroviaria lavisana».
 
Con queste parole la Provincia ha annuciato l’avvio dell’opera dopo che l’altro ieri vi era stata la firma del contratto tra la Provincia e la Carron spa, la grande azienda di Romano degli Ezzelini in provincia di Treviso, che svolgerà i lavori. Ad aggiudicarsi l’appalto integrato (progetto più esecuzione dell’opera che prevede l’interramento dal cimitero fino all’altezza dell’ingresso al piazzale della Cantina La Vis, un tratto di circa 800 metri) era stata per la verità l’Adige Bitumi, ma poi era subentrata la Carron perchè l’azienda trentina era finita in concordato.
 
L’interramento della ferrovia è attesa da tempo. I lavori prevedono una spesa di 24 milioni di euro conferiti alla Trentino Trasporti per la realizzazione dell’opera: 14.314.100 euro per i lavori, compresi gli oneri per la sicurezza, e 9.685.900 euro per costi amministrativi e spese accessorie, come spostamento delle reti di sottoservizi, apparati di controllo e segnalamento, 5.700.000 euro previsti per le indennità di esproprio.
 
La consegna dei lavori sigilla l’avvio dopo una lunga vertenza che aveva visto ricorsi e controricorsi al Tar fino al Consiglio di Stato della Ditta Baratto che riteneva lesivo dei propri interessi il progetto dell’interramento della ferrovia per chiudere dopo decenni la spaccatura in due del paese. Vertenze che unite alle difficoltà dell’azienda vincitrice dell’appalto avevano fatto ritardare la partenza dei lavori il cui primo progetto risale a 2010. Soddisfatti i Servizi provinciali, l’assessore competenze Mauro Gilmozzi e la Giunta comunale lavisana.
 
Il cantiere, fanno sapere dalla sede dell’azienda vicentina, verrà immediatamente installato. «Superata l’incognita del pronunciamento del Consiglio di Stato, ora si può procedere secondo il cronoprogramma che avevamo stabilito» affermava l’ingegner Raffaele De Col dirigente generale della Provincia, annunciando l’avvio dei lavori nei giorni scorsi.
 
I lavori dureranno due anni secondo il progetto e nel frattempo in paese saranno pensate alcune modifiche viarie annunciate nei mesi scorsi dal sindaco Andrea Brugnara, come il ridisegnare la linea del bus 17, nuovi parcheggi di attestamento per il centro storico e la copertura tramite un servizio pubblico di trasporto la zona industriale e altri provvedimenti a partire da quello più delicato con il venir meno del passaggio a livello del cimitero su via Zandonai, strategico sia per gli abitanti che per chi transita sia in via Paganella che per via Lungo Avisio.
 
Fra un paio d’anni dunque una delle «ferite» più antiche di Lavis verrà definitivamente sanata garantendo una maggiore vivibilità al paese soprattutto nell’asse est-ovest.

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