Pochi svuotamenti, rifiuti carissimi E a Sover il sindaco si arrabbia

Il sindaco Battisti ad Asia: «Penalizzati i cittadini virtuosi»

Quel sistema di ripartizione dei costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, che aveva approvato e nel quale aveva riposto una sincera fiducia, ha finito per penalizzare i cittadini onesti. E questo il sindaco di Sover, Carlo Battisti, non è più disposto a tollerarlo. Lo spiega lui stesso in un intervento inviato all’Adige, e nel quale esprime tutto il suo rammarico e la sua delusione, oltre a chiedere dei correttivi. 

«Considerando equo e corretto il principio in virtù del quale ogni censito del Comune di Sover dovesse contribuire alla spesa per la raccolta dei rifiuti in maniera proporzionale alla quantità di rifiuti da esso prodotta - afferma Battisti - avevo appoggiato l’introduzione di un sistema di calcolo basato sul materiale conteggio degli svuotamenti di rifiuto secco non riciclabile, nella convinzione che tale sistema fosse di stimolo ad una maggiore attenzione nel riciclaggio al fine di diminuire la produzione di rifiuto indifferenziato». Cosa che in effetti è avvenuta ma innnescando un meccanismo a dir poco perverso.

«In effetti - continua il sindaco - tale sistema ha fatto sì che il Comune di Sover si sia contraddistinto nell’ambito della Valle di Cembra tra i comuni più virtuosi per la raccolta differenziata. Ulteriore conferma dell’impegno profuso sono stati i continui riconoscimenti al Comune nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Comuni Ricloni”». Ma c’è l’altro lato della medaglia. «Nonostante questi risultati - spiega Battisti - il costo dei singoli svuotamenti è continuato ad aumentare negli anni, sino a raggiungere per l’anno in corso l’ammontare di ben 7,05 euro + Iva per ogni singolo svuotamento: tale aumento è la diretta conseguenza di un sistema di ripartizione dei costi che ha in sé qualcosa di paradossale, e cioè che il calo di introiti dovuto al minor numero di svuotamenti complessivi porta alla necessità di recuperare quel deficit… aumentando il costo dei singoli svuotamenti!».

Pur riconoscendo che parte del calo del conferimento di secco non riciclabile può essere dovuto, oltre che all’impegno nella differenziazione dei rifiuti, al fatto che taluni cittadini, intimoriti dal conteggio puntuale, conferiscano il secco in cassonetti a ciò non adibiti, un sindaco Battisti davvero indignato sbotta: «Non sono più disposto a tollerare che un sistema il cui obbiettivo dovrebbe essere quello di garantire un risparmio fondato sul merito, finisca al contrario con il penalizzare il cittadino onesto. Non solo, ma essendo il nostro un Comune particolarmente attento alla politica ambientale, sempre più ci preoccupa il concreto pericolo che, di fronte all’ennesimo aumento delle tariffe, un maggior numero di persone ceda alla tentazione di disperdere i propri rifiuti nell’ambiente».

L’intervento del sindaco di Sover si chiude con una ferma richiesta ad Asia, l’azienda speciale per l’igiene ambientale che opera anche nella zona dell’ex Consorzio Valle di Cembra-Lavis. «Per tale motivo, a nome della mia amministrazione e dei censiti del Comune di Sover - conclude Carlo Battisti - sono a chiedere una profonda revisione del sistema di ripartizione dei costi oppure, in considerazione anche di una politica sempre più indirizzata alla collaborazione intercomunale, l’adozione di una tariffa unica per tutti i comuni della Valle di Cembra, in modo tale da garantire una maggiore equità dei costi, evitando per di più di penalizzare quei comuni che, pur contraddistinguendosi per impegno e risultati raggiunti, hanno la sola colpa di essere i più distanti dalla sede di conferimento».

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